“Dallo zero in poi conti all’infinito. Per fare il contrario non sai da dove cominciare. Basterebbe solo questo a mostrare tutta la fragilità della conoscenza umana“, afferma Fabrizio Caramagna. Nessun essere umano è infallibile. Basti pensare al fatto che nessuno di noi può sapere ogni minimo dettaglio che caratterizza tutto ciò che ci circonda. Un aspetto che accomuna tutti quanti e che alcune volte può portare a dover fare i conti con spiacevoli conseguenze. Questo soprattutto quando si ha a che fare con la burocrazia.
Carta risparmio spesa “Dedicata a te”: chi ne ha diritto
Da luglio 2023 è iniziata ufficialmente la distribuzione della carta risparmio spesa dall’importo pari a 382,50 euro. Per beneficiare di tale misura non bisogna avanzare alcuna richiesta. L’Inps, infatti, ha individuato i soggetti aventi diritto e comunicato i relativi nominativi ai Comuni di competenza. Proprio quest’ultimi inviano apposita comunicazione ai cittadini interessati, invitandoli a ritirare la carta prepagata. Entrando nei dettagli, come si legge sul sito del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, i beneficiari di tale contributo sono individuati tra i cittadini che rientrano in famiglie composte da almeno tre persone e residenza in Italia. Ma non solo, devono risultare iscritti all’Anagrafe della Popolazione Residente e presentare un Isee inferiore a quota 15 mila euro. Si sottolinea che tale aiuto può essere utilizzato solamente per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità. Ne consegue che non sarà possibile utilizzare i soldi messi a disposizione con tale carta per acquistare ad esempio alcool, sigarette o farmaci.
Social card più reddito di cittadinanza: cosa sapere prima di spendere i soldi
Dati i requisiti richiesti, pertanto, saranno in tanti a non poter accedere a tale contributo pur rispettando il limite Isee.
A lanciare l’allarme ci ha pensato Federcontribuenti che ha segnalato il fatto che la carta risparmio è stata erogata anche ai percettori del sussidio targato Movimento 5 Stelle. Una situazione che può portare a conseguenze indesiderate dato che, come avverte sempre Federcontribuenti, starebbero:
” prendendo gli Isee sotto i 15 mila euro senza verificare chi c’è dentro il nucleo familiare. Questo mette a rischio non solo l’erario ma le stesse persone perchè quando l’Inps inizierà a fare i controlli, settembre-ottobre chiederanno indietro non quella rata ma tutto il montante del reddito di cittadinanza”.
Nel caso in cui siate percettori di reddito di cittadinanza e vi venga riconosciuta anche la social card, quindi, state attenti. Il rischio è quello di perdere il diritto ad entrambe le misure.