Investire sui pagamenti elettronici con le prime 6 cedole fisse

Certificato di Societe Generale per investire sui pagamenti elettronici con protezione condizionata conservativa e buon rendimento annuo.
7 mesi fa
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Certificate di Societe Generale per investire sui pagamenti elettronici con le prime 6 cedole fisse

All’interno della gamma di Certificati di Investimento appena emessi da Societe Generale, fra i Phoenix Memory Step Down, ne balza all’occhio uno di recente emissione che consente di investire indirettamente su 1 società americana appartenenti al macro-settore tecnologico e all’industria dei pagamenti elettronici.

Inoltre, cosa molto importante, è l’assoluta efficienza della fiscalità degli Investment Certificates nel recupero delle minusvalenze.

Informazioni quantitative sul sottostante

Innanzi tutto l’azione del certificato in questione è rappresentata da Paypal (PYPL), quotata in America nel NASDAQ100.

L’azienda possiede informazione storica sufficiente da poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio è possibile analizzare i bilanci (ricavi, utili/perdite operativi, Utili/Perdite netti, FCF, vari Ratios ecc) e la natura stocastica (se 0<H<0,5 il processo stocastico è Mean Reverting; se H=0,5 il processo è Random Walk; se 0,5<H<1 il processo è Momentum) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo anche osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Essendo solo uno il titolo su cui è scritto il certificato, il rischio di correlazione si riduce al solo mercato/settore in cui è quotata/opera.

A livello tecnico-quantitativo, essendo quotata dalla seconda metà del 2015, vengono analizzati il medio e breve periodo, ossia 2048 e 1024 rendimenti logaritmici giornalieri calcolati sui prezzi di chiusura. Il titolo risulta fortemente Momentum su entrambi i periodi analizzati (ossia 0,5<H<1 con Significatività Statistica>99,9%), con H e Sign. Stat. che crescono al diminuire del periodo analizzato. Qui i risultati: H_2048=0,584 con Sign. Stat.>99,93%; H_1024=0,60 e Sign. Stat.>99,96%. Si consiglia quindi il trading-investing diretto con tecniche momentum/breakout/trend following sui dati giornalieri di chiusura.

E’ da notare anche un interessante comportamento del β, ossia il

wikipedia.org/wiki/Beta_(finanza)">rischio sistematico nei confronti del mercato benchmark: è stato quasi sempre aggressivo nei confronti del NASDAQ100, per poi attualmente viaggiare praticamente in linea al mercato (vedere grafico). Adesso la metrica, calcolata su una rolling window di 5 anni, ha un valore attuale circa pari a +1,21 (valore utilizzato nel calcolo del costo del capitale del WACC per il DCF), che denota un titolo aggressivo sul mercato benchmark. Ciò significa che ad un movimento del +/-1% del NASDAQ100 il titolo sperimenta, in media, un +/-1,21%. A seguire invece, il grafico del Beta rolling a 1 anno, più sensibile ai cambiamenti di mercato, con un valore attuale di +1,00, in linea al mercato.

Infine, per completare le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni dalle opzioni sul titolo stesso) è stata sempre stata contenuta fra circa il 20%-40%, per schizzare con uno spike al 70% in corrispondenza della pandemia, ed essere compresa nel range 30%-70%, con un valore attuale stabile nella parte alta del range ed intorno al 49%. Tale valore risulta più che sufficiente al tandem emittente-strutturatore (strutturazione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: sottostante del prodotto strutturato, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza, potenziali bias post emissione ecc.

A livello fondamentale è degno di nota la capacità di produrre sistematicamente, almeno dal 2012 ad oggi, Free Cash Flows (FCF) consistenti e quasi sempre crescenti: il tasso di crescita media dei FCF su 10 anni è infatti altissimo, e pari al 19,79% (è quindi possibile una stima accurata tramite il modello dei DCF). Sempre a livello fondamentale dei rating vengono assegnati 4 giudizi, 1 neutrale e 3 positivi. Uno HOLD da

zacks.com/stock/quote/PYPL">Zacks, che misura la tendenza a produrre utili netti (EPS) sopra/sotto le stime (metrica degli Earning Surprise). Uno STRONG BUY dal modello dei Discounted Cash Flows (DCF) con stima conservativa perché viene utilizzato l’ultimo FCF con un tasso di crescita medio dei FCF al 10% (anziché il reale tasso di crescita medio annuo, su 10 anni, del 19,79%), un WACC del 9,93% ed un tasso di crescita perpetua al 3,50% per considerare l’alta inflazione attuale, con un potenziale rialzo del +65,30% ed il connesso target price annuale di 110,73 $. Un BUYandHOLD complessivo di Market Screener che raccoglie il giudizio di ben 47 analisti (con 15 BUY, 7 OUTPERFORM, 24 HOLD e 1 UNDERPERFORM), con un target price medio attuale di 72,72 USD (e target price superiore, invece, a 145 USD). Anche Stock Analysis assegna un generale BUYandHOLD, con un high target price di 88$.

E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news (bilanci/stime ecc). In altre parole, gli effetti indotti da queste news provocano degli spike eccessivi al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis (e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alle finestre temporali di riferimento).

In ultimo, ma non per importanza, il titolo non elargisce dividendi atti alla costruzione del prodotto derivato cartolarizzato: il tutto è quindi calibrato sulla alta volatilità implicita espressa dalle opzioni a 30 giorni sul titolo.

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Struttura del Certificate

Di seguito la struttura del certificato di Societe Generale:

  • Barriera europea di protezione sul capitale pari al 55% dei valori iniziali
  • Trigger cedole al 55% dei valori iniziali
  • Cedole mensili condizionate del 0,70% (max 8,40% annuo), sul valore nominale, con effetto memoria
  • Autocall trigger attivo dal 6° mese (dal 15.10.2024) e decrescente a step del 5% ogni 6 mesi: dal 100% al 90% dei valori iniziali
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Valore nominale unitario di 1000 Euro
  • Prezzo lettera rilevato a circa 1000,05 Euro – intorno alle 13:30 del 24.04.2024 –

Societe Generale Certificati Phoenix Memory Step Down: Funzionamento del payoff

Questo Certificato è stato emesso da Societe Generale il 24.04.2024, ha data di valutazione finale posta al 15.04.2026 (scadenza/liquidazione 22.04.2026), è negoziato su Cert-X ed ha un valore nominale di 1000 Euro.

Meccanismo cedolare

Il certificato paga le prime 6 cedole mensili fisse di 7 Euro.

In seguito il certificato in questione paga un flusso periodico trimestrale condizionato di pari importo a quelle fisse, cioè se il sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 55% dei valori iniziali; in altre parole PYPL non deve perdere oltre il -45% del valore iniziale alle rispettive date di valutazione, affinché venga elargita la cedola.

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando il sottostante risale sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall trigger decrescente

A partire dalla terza data di valutazione si attiva il meccanismo di autocall:

1. Se il valore del sottostante è superiore o pari al trigger autocall (ossia il valore iniziale), il certificato scade anticipatamente e viene pagato il nominale più le eventuali cedole dovute.

2. In caso contrario la vita del prodotto continua.

NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data, si ottengono il nominale più la cedola del trimestre in questione e le eventuali 5 cedole precedenti, ossia 1042 Euro. Altrimenti si passa alla seconda data ecc.

Scadenza

A scadenza, se il certificato di Societe Generale non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  1. se PYPL non scende sotto il trigger cedolare, posto al 55% dei valori iniziali, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola -e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria-; si otterrebbero 24 cedole più il nominale.
  2. in caso contrario il certificato replica linearmente la performance del sottostante, pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) di PYPL, inserendo però nel computo anche le precedenti 7 cedole fisse incassate.

Da notare la presenza della

investireoggi.it/certificati-la-barriera-cose-e-quali-tipi-ne-esistono/">barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Societe Generale Certificati Phoenix Memory: il portafoglio sottostante

La situazione attuale sul portafoglio sottostante – di questo Certificato targato Societe Generale – è la seguente:

PYPL: valore iniziale/trigger autocall (63,15 USD), Barriera/Trigger Cedola (34,7325 USD) ultimo prezzo registrato (chiusura al 29.04.2024 a 66,99 USD, pari al 106,08% del valore iniziale)

NB: il fatto che PYPL quoti al 106,08% unito al fatto che il certificato prezza alla pari, significa che il prodotto stesso quota con un piccolissimo sconto sulla componente lineare.

Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza

In base alle quotazioni attuali del WO, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) del certificato di circa 1000,05 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %):

Se il certificato di Societe Generale non si è estinto anticipatamente viene pagato il nominale più l’ultima cedola condizionata, ottenendo 1007,00 euro, se il sottostante WO non scende oltre il 48,15% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 1168,00 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a 2 anni intorno al 16,79% (8,49% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.

Invece, se PYPL scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore inferiore rispetto all’investimento diretto sul sottostante stesso.

Codice ISIN del prodotto

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Societe Generale.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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