Dove si trovano i debitori morosi
Quanto al numero dei cattivi pagatori coinvolti, ammontano a 1,24 milioni di persone, di cui 758.000 di queste hanno debiti per un valore compreso tra i 250 e i 30.000 euro. Ma per capire come il grosso del problema sia concentrato nelle mani di pochi basti un dato: meno di 6 mila debitori devono rimborsare alle banche importi medi superiori a 5 milioni di euro a testa per complessivi 67 miliardi. Analizziamo adesso la ripartizione territoriale del problema: le sofferenze rappresentano l’11% degli impieghi, ma al Sud schizzano al 16,1%.
La regione più esposta è il Molise (20,7%), seguita dalla Basilicata (19,7%), ma nemmeno Marche e Umbria non se la passano affatto bene, possedendo crediti sofferenti in rapporti agli impieghi rispettivamente per il 19,1% e il 16,5%. Le più virtuose appaiono Trentino-Alto-Adige, Valle d’Aosta e Lazio. La prima con un tasso inferiore all’8%, le altre a meno del 7%. Cambia il quadro, se si guarda ai valori assoluti: prima è la Lombardia con 41,4 miliardi, seguita dal Lazio con 24,2 miliardi e Veneto con 20. Il Nord-Est risulta anche l’area del paese ad avere subito la maggiore crescita delle sofferenze tra il 2011 e il 2015, +102,2% contro il +93% medio nazionale, portando all’11,8% degli impieghi, poco al di sopra della media. [tweet_box design=”box_09″ float=”none”] Basterebbe chiedere conto alle grandi imprese per smaltire le sofferenze bancarie [/tweet_box]