Secondo l’ultimo report dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), sono già terminati i fondi stanzia per l’ormai famoso superbonus 100%. Il problema, a questo punto, è che i bonus prenotati sono già superiori alle risorse disponibili. Come se non bastasse, il termine ultimo di presentazione delle relative domande è fissato al 30 giugno 2022; fino alla fine dell’anno per gli edifici unifamiliari che al 30 settembre abbiano completato almeno il 30% dei lavori.
È ovvio che, in queste condizioni, si renderà necessario il rifinanziamento della misura, ma non è così scontato.
Superbonus 110%, fondi esauriti e si attende un nuovo rifinanziamento
Come già detto in apertura, l’ultimo rapporto dell’Enea relativo alle risorse del superbonus 110% mette in luce un quadro di certo non roseo. Al 31 maggio sono stati prenotati ben 33,7 miliardi di euro (33.712.733.098,52 euro), contro i 33,3 miliardi stanziati.
Il governo adesso dovrà decidere se rifinanziare la misura e dove prendere le nuove risorse; c’è già a chi pensa ad un nuovo scostamento di bilancio o di un possibile aumento delle tasse. Di certo, le pratiche già avviate dovranno essere in qualche modo finanziate. Ad ogni modo, dagli umori di governo, è facilmente prevedibile che la misura non verrà nuovamente prorogata.
in questi giorni, anche il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, si è detto contrario alla miriade di bonus presenti nel nostro ordinamento, in particolare, al superbonus 100%.
Per il Ministro, “C’è una pletora di bonus che andrebbero ‘disboscati’, usiamo questo termine, valutando quelli che sono effettivamente utili e quelli che non lo sono. Prima di tassare, bisogna vedere di risparmiare eventualmente sulle spese superflue o non esattamente utili”.
Infine, ha osservato Giorgetti, “Con i provvedimenti presi finora siamo riusciti a non intaccare il bilancio.