Il decreto-legge n. 7 del 2021 ha prorogato dal 31 gennaio 2021 al 28 febbraio 2021 il termine finale di sospensione dell’attività di riscossione. La misura è voluta per dare ancora un po’ di ossigeno ai cittadini ed agli imprenditori italiani fortemente colpiti dalle ripercussioni economiche che ha avuto (e sta continuando ad avere) l’emergenza sanitaria da Covid-19.
A seguito della proroga sono state aggiornate tutte le FAQ dedicate su sito istituzionale dell’Agenzia Entrate-Riscossione.
In questo articolo, si intende offrire, in sintesi, un riepilogo sull’argomento.
Sospensione cartelle fino al 28 febbraio 2021: sintesi della proroga
A seguito della proroga, dunque, restano sospesi, fino al 28 febbraio 2021:
- i versamenti di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione
- le attività di notifica di nuove cartelle, degli altri atti di riscossione nonché degli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima del 19 maggio 2020 (data di entrata in vigore del decreto “Rilancio”) e fino al 31 dicembre 2020 e dall’entrata in vigore del decreto-legge n. 3/2021 e fino al 28 febbraio, su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati
- le verifiche di inadempienza che le Pubbliche amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare prima di disporre pagamenti – a qualunque titolo – di importo superiore a 5mila euro.
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