Massima attenzione alla sospensione del credito per i lavori incentivati in edilizia. In altre parole, ecco quali cessioni e sconti in fattura saranno bloccati con i nuovi controlli. Perché sui bonus casa, a partire dal 110, oramai la rete dei controlli e delle verifiche preventive è davvero a maglie strette.
Nel dettaglio, stando anche alle ultime disposizioni antifrode, la sospensione del credito scatta tutte le volte che il Fisco ritiene dubbio lo sconto in fattura. O l’operazione di cessione. Ed in tal caso occorrerà attivarsi per sbloccare la situazione.
In quanto nella maggioranza dei casi l’Agenzia delle Entrate, rilevando il credito dubbio, chiederà l’invio di documentazione aggiuntiva. Nel caso in cui quella inviata ed allegata non fosse sufficiente. A legittimare la maturazione del credito fiscale.
Sospensione del credito. Ecco quali cessioni e sconti in fattura saranno bloccati con i nuovi controlli
Nel dettaglio, proprio in merito alla sospensione del credito, l’Agenzia delle Entrate con la comunicazione dà cinque giorni di tempo per trasmettere la documentazione richiesta. Altrimenti la comunicazione stessa sarà considerata come non effettuata.
In particolare, con la sospensione del credito il Fisco, per esempio, può chiedere non solo l’asseverazione di efficienza energetica. Ma anche la Cila ed il visto di conformità. Oppure ancora, a seconda dei casi, la polizza assicurativa che è stata stipulata dai tecnici asseveratori. Nonché le fatture sui lavori incentivati e sulle spese sostenute. Includendo pure la copia delle ricevute dei bonifici.
Quanto dura il congelamento cautelare dei bonus edilizi da parte dell’Agenzia delle Entrate
La sospensione del credito, da parte del Fisco, altro non è che, per i bonus edilizi, una misura cautelare quando potenzialmente potrebbe esserci il rischio di frode. Con la durata di questa sospensione che, in particolare, può durare fino a 30 giorni. Che è il termine massimo per definire. E per dare un esito alla procedura.