Nel contesto del convegno Telefisco 2025, svoltosi il 5 febbraio 2025, i commercialisti italiani hanno avanzato una richiesta significativa: l’estensione della sospensione feriale fino alla metà di settembre. L’attuale normativa prevede che gli adempimenti fiscali con scadenza tra il 1º e il 20 agosto possano essere eseguiti entro il 20 agosto senza l’applicazione di sanzioni o interessi.
Tuttavia, la categoria professionale ha sottolineato la necessità di ampliare tale periodo fino al 16 settembre per garantire una maggiore serenità ai contribuenti e ai professionisti del settore.
Sospensione fiscale estiva: il contesto normativo attuale
Attualmente, il sistema fiscale italiano prevede una parziale sospensione delle scadenze durante il mese di agosto. Questa misura, concepita per attenuare la pressione su contribuenti e professionisti nel periodo estivo, consente di adempiere agli obblighi fiscali in un’unica data posticipata al 20 agosto.
Tuttavia, la ripresa delle attività amministrative e fiscali subito dopo questa data genera difficoltà per commercialisti e aziende, che spesso si trovano a dover gestire un accumulo di adempimenti in un lasso di tempo molto ristretto.
Detta sospensione feriale si affianca allo stop notifica avvisi bonari (sospesa per tutto il mese di agosto e dicembre di ogni anno, salvo caso urgenti) e a quella dei termini di pagamento avvisi bonari (sospensione dal 1° agosto al 4 settembre).
Le ragioni della richiesta di proroga
La proposta avanzata durante Telefisco 2025 dal Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), Elbano De Nuccio, mira a posticipare la ripresa degli obblighi fiscali, ricadenti nel mese di agosto, al 16 settembre.
Questa estensione della sospensione feriale consentirebbe di diluire meglio i carichi di lavoro e di garantire una pausa estiva più equilibrata per cittadini, imprese e professionisti.
Le implicazioni per imprese e cittadini
L’eventuale accoglimento di questa proposta non solo favorirebbe i professionisti del settore fiscale, ma inciderebbe positivamente anche sulla gestione finanziaria di aziende e privati. Attualmente, il rientro dalle ferie coincide con un picco di adempimenti, che spesso costringe gli operatori economici a dover gestire contemporaneamente la ripresa delle attività aziendali e le scadenze fiscali.
Una proroga della sospensione feriale fino al 16 settembre permetterebbe alle aziende di distribuire in modo più efficace le proprie risorse, evitando la concentrazione di pagamenti e dichiarazioni in un’unica finestra temporale. Inoltre, contribuirebbe a una migliore gestione dei flussi di cassa, soprattutto per le piccole e medie imprese, che devono far fronte a periodi di minore liquidità durante la pausa estiva.
Allungamento sospensione fiscale estiva: le possibili criticità
Sebbene l’estensione della sospensione feriale presenti numerosi vantaggi, è necessario considerare alcune possibili problematiche legate alla sua implementazione. Tra queste, vi è il rischio che il rinvio delle scadenze crei un effetto domino sulle tempistiche amministrative, impattando negativamente su altre scadenze di bilancio e di dichiarazione dei redditi. Inoltre, una ripresa delle attività fiscali a metà settembre potrebbe comportare un sovraccarico per gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e degli enti preposti alla riscossione.
Per mitigare tali effetti, sarebbe necessario un adeguato coordinamento tra le autorità fiscali e i professionisti del settore, in modo da bilanciare i benefici di una maggiore flessibilità con la necessità di mantenere un flusso regolare di entrate tributarie per lo Stato.
Riassumendo
- Richiesta di proroga: i commercialisti propongono di estendere la sospensione feriale fino al 16 settembre.
- Normativa attuale: gli adempimenti fiscali tra il 1º e il 20 agosto slittano al 20 agosto senza sanzioni.
- Motivazioni della proroga: ridurre lo stress lavorativo e migliorare l’organizzazione fiscale post-estiva.
- Benefici per aziende e professionisti: migliore distribuzione dei carichi fiscali e maggiore flessibilità nella gestione finanziaria.
- Criticità potenziali: rischio di sovraccarico amministrativo e impatto sulle scadenze fiscali successive.