In sosta con aria condizionata accesa: è vero che l’auto rischia la multa ma non sempre

Auto in sosta con l'aria condizionata accesa: torna la notizia della multa e non è una bufala. Ma non vale sempre: ecco cosa sapere e quando si rischia di pagare.
7 anni fa
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Lasciare l’auto in sosta con l’aria condizionata accesa può costare caro. Torna la notizia delle multe per la guida in estate: dal finestrino all’aria condizionata, tutti metodi che al volante sono gettonati dagli automobilisti alle prese con il caldo infernale ma che non sempre sono leciti quindi. L’importo previsto va dai 218 ai 453 euro.

Non è una bufala: a prevedere la multa per chi resta in sosta con l’aria condizionata accesa è l’articolo 157 del codice della strada.

A ben vedere, in realtà, non si tratta di una sanzione solo estiva: lo stesso criterio infatti si applica a chi lascia l’auto ferma con l’aria calda accesa in inverno. La norma serve a limitare le emissioni delle macchine ferme e quindi a contenere il problema dell’inquinamento. Insomma, non è una disposizione sadica per far patire il freddo a chi guida in inverno o il caldo a chi è in macchina in estate con queste temperature record.

E’ bene sapere, però, che ci sono delle eccezioni a questa regola. Il divieto infatti si applica all’auto in sosta e non anche a quella in fermata. Vale a dire che se il conducente è a bordo e si ferma solo per qualche minuto per far salire o scendere i passeggeri a bordo o per altre esigenze di durata breve non può essere multato.

In tutti gli altri casi sappiate che la multa per l’uso improprio dell’auto condizionata in macchina non è una bufala: anche in Italia ci sono stati casi di automobilisti multati perché in sosta con l’aria accesa.

Sul rischio multe in estate, anche per auto in sosta con il caldo, leggi anche questi articoli:

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Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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