Entro domani, 2 maggio 2022, i cittadini che, con riferimento al 2021, non hanno superato una certa soglia di reddito, possono presentare domanda per esenzione canone RAI. Avere, dunque, il beneficio, di non pagare la tassa sulla televisione per l’intero anno 2022 (nonostante si possiede la TV).
In realtà la scadenza era fissata al 30 aprile 2022, che essendo sabato, slitta al primo giorno lavorativo successivo.
Oltre al requisito reddituale è necessario, tuttavia, rispettare anche il requisito anagrafico. Solo se soddisfatti entrambe le condizioni, si eviterà l’addebito del canone nella bolletta della luce.
I requisiti anagrafici e reddituali per l’esenzione canone RAI
In dettaglio, è prevista esenzione canone RAI per chi rispetta congiuntamente i seguenti requisiti anagrafici, reddituali e di convivenza:
- aver compiuto 75 anni di età entro il termine per il pagamento del canone TV (attualmente il 31 gennaio e 31 luglio di ciascun anno)
- non convivere con altri soggetti, diversi dal coniuge, o dal soggetto unito civilmente, titolari di un reddito proprio, fatta eccezione per collaboratori domestici, colf e badant
- possedere un reddito annuo che, insieme a quello del proprio coniuge (o del soggetto unito civilmente) non sia superiore a 8.000 euro.
Si tenga presente che nel rispetto delle citate condizioni, si potrà avere esenzione dalla tassa sul televisore, solo laddove si possiedono TV nella casa in cui si vive. Se si possiedono televisori, invece, anche nella casa a mare (seconda casa) non si potrà avere il beneficio.
L’agevolazione non è automatica. Bisogna presentare domanda all’Agenzia delle Entrate. I termini di presentazione sono diversi a seconda di quando si presenta la richiesta ed in funzione del periodo dell’anno in cui si compiono i 75 anni. A questo proposito, per l’approfondimento abbiamo trattato l’argomento in un nostro precedente articolo.
Come calcolare il requisito del reddito
Tra i requisiti per l’esenzione dal pagamento della tassa sul televisore, dunque, è richiesto che il reddito annuo del 75enne, sommato a quello del suo coniuge (o dell’unito civilmente), non superi la soglia degli 8.000 euro.
L’anno di riferimento è il precedente rispetto a quello per cui si chiede l’esenzione. Pertanto, per l’esenzione canone RAI 2022 bisogna guardare il reddito del 2021. Ai fini del calcolo occorre considerare le seguenti tipologie di reddito:
- reddito imponibile risultante dalla dichiarazione dei redditi (per coloro che sono esonerati si prende come riferimento il reddito come risultante dalla certificazione unica)
- redditi soggetti ad imposta sostitutiva o ritenuta a titolo di imposta, quali, ad esempio, gli interessi maturati su depositi bancari, postali, BOT, CCT e altri titoli di Stato, nonché i proventi di quote di investimenti;
- retribuzioni corrisposte da enti o organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari e missioni, nonché quelle corrisposte dalla Santa Sede, dagli enti gestiti direttamente da essa e dagli enti centrali della Chiesa cattolica;
- dei redditi di fonte estera non tassati in Italia.
Non devono, invece, essere considerati redditi esenti da Irpef (ad esempio pensioni di guerra, rendite INAIL, pensioni erogate ad invalidi civili)
- i trattamenti di fine rapporto e relative anticipazioni;
- il reddito della casa di abitazione principale e relative pertinenze;
- i redditi soggetti a tassazione separata.