Spesa pensionistica italiana insostenibile? Servono milioni di lavoratori in più

Spesa pensionistica poco sostenibile in futuro in Italia. A dirlo sono questi numeri cupi sui lavoratori.
8 anni fa
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Spagna più virtuosa di Italia e Francia

In Francia, a fronte di 5 milioni di occupati superiori ai nostri, i contributi annuali necessari per coprire del tutto la spesa pensionistica ammontano a poco più di 11.600 euro, una decina di euro in più di quelli che dovrebbe sborsare mediamente un lavoratore italiano, ma con la differenza che rispetto a un collega francese percepirebbe circa un quarto in meno.

Infine, la Spagna. Gli occupati sono qui più di 18,5 milioni, i quali devono sostenere una spesa pensionistica di quasi 120 miliardi per una media di 6.260 euro all’anno, pari a poco più di 520 euro al mese, quando un italiano e un francese dovrebbero sborsare più di 965 euro.

Serve maggiore occupazione

La riforma Fornero del 2011 ha abbassato l’esborso annuale previsto nell’arco dei prossimi decenni, ma tra bassa occupazione e invecchiamento progressivo della popolazione, non c’è da restare tranquilli, quando già oggi siamo in una situazione di allarme. Se su 100 italiani di età compresa tra i 20 e i 64 anni esistono 38 pensionati, da qui al 2050 è previsto che questi ultimi raddoppieranno, raddoppiando il loro peso sulla popolazione in età lavorativa. (Leggi anche: Spesa pensioni, più assegni che lavoratori)

Poiché non è possibile arrestare l’invecchiamento della popolazione, che oltre tutto è sintomatico di una società del benessere, per evitare il default dell’Inps dovremmo aumentare la platea degli occupati e sperare che il tasso di crescita dell’economia acceleri, sostenendo i salari e, di conseguenza, il monte-contributi. Se avessimo un tasso di occupazione del 65%, avremmo oggi tre milioni di lavoratori in più e i contributi annuali a cui saremmo chiamati per garantire i conti in pareggio della nostra previdenza scenderebbero a meno di 860 euro al mese, restando elevatissimi, ma pur sempre di oltre il 10% inferiori rispetto alla situazione attuale.

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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