Spesa pensioni alta in Italia e Sud Europa
In Italia, invece, il 58,6% della spesa sociale viene assorbito dalle pensioni, mentre la sanità ammonta al 29,4%, le politiche per la famiglia il 5,4%, i sussidi di disoccupazione il 5,8% e le politiche abitative e l’esclusione sociale appena lo 0,8%. Vero è che la nostra spese previdenziale include anche parte dell’assistenza, ma la differenza con il resto d’Europa resta ugualmente elevata.
Il raffronto con la Germania è ancora più disarmante. I tedeschi spendono per le pensioni appena il 39,2% della loro spesa sociale (e sono il paese più vecchio al mondo, insieme a Italia e Giappone), mentre dedicano alla sanità ben il 42,8% delle risorse, l’11,3% per le famiglie, il 3,9% va ai disoccupati (sono percentualmente poco più della metà che in Italia) e il 2,8% a case e poveri.
Meno dell’Italia, sulle politiche abitative e l’assistenza ai più poveri spende solo la Grecia (0,2%), la quale è anche il paese che spende di più in pensioni, dedicandovi il 65% della spesa sociale. E l’alta incidenza della spesa pensionistica sul totale dedicato al welfare è una caratteristica, che accomuna l’intero Sud Europa, rappresentando il 57,5% in Portogallo, il 51,7% a Malta, il 55,5% a Cipro, il 49,1% in Spagna, tutti al di sopra della media UE, sebbene uno dei record spetti alla Polonia con il 60%.