Spese detraibili 730/2023. Ecco un errore da evitare per chi paga con carta (chiarimenti Agenzia delle entrate)

La detrazione delle spese nel 730 così come nel modello Redditi, è subordinata al rispetto di precise regole fissate dal legislatore
1 anno fa
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Spese detraibili nella precompilata: tracciabilità da dimostrare?
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In redazione di Investire Oggi, è arrivato un quesito molto interessante sulle spese detraibili che possono essere inserite nel 730.

Buongiorno, sto per preparare la documentazione da portare al mio commercialista per fare il 730/2023, periodo d’imposta 2022; tra i vari documenti di spesa ho una fattura datata 30 dicembre 2022 relativa ad una spesa detraibile che ho pagato con carta. Analizzando l’estratto conto della banca, viene fuori che l’addebito effettivo della spesa è avvenuto solo in data 3 gennaio 2023. Posso inserirla comunque nel 730/2023 o devo indicare nel 730 del prossimo anno? 

La detrazione delle spese nel 730. Tra pagamenti tracciati e limiti reddituali

La detrazione delle spese nel 730 così come nel modello Redditi, è subordinata al rispetto di precise regole che negli ultimi 3 anni sono diventate ancora più stringenti.

Anche  per la detrazione delle spese mediche ci sono dei limiti da rispettare.

Infatti, a partire dal 2020 (vedi  comma 679, della legge bilancio 2020), la possibilità di detrarre al 19% le spese indicate nell’art. 15 del TUIR e in altre disposizioni normative spetta a condizione che l’onere sia sostenuto:

  • con versamento bancario o postale;
  • mediante i sistemi di pagamento previsti dall’art. 23 del d.lgs. n. 241 del 1997, vale a dire carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari ovvero «altri sistemi di pagamento».

Tuttavia possono essere ancora pagate in contanti senza che ciò comprometta il diritto alla detrazione, le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché le spese detraibili relative alle prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale (SSN).

Ulteriore restrizione alla detrazione della spese nel 730 è la seguente. La possibilità di scaricare alcune spese indicate nell’art. 15 del TUIR varia in base all’importo del reddito complessivo. In particolare, la detrazione spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino ad euro 120.000. In caso di superamento del predetto limite, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari ad euro 240.000 (art. 15, comma 3-bis, del TUIR).

Spese detraibili 730/2023. Ecco un errore da evitare per chi paga con carta

Fatta tale doverosa ricostruzione, veniamo al quesito esposto in premessa.

A tal proposito ci viene in aiuto la circolare n°14/2023 sulle spese detraibili. In tale documento di prassi, è stato evidenziato come:

gli oneri e le spese devono essere indicati, in linea di massima, nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono stati sostenuti (principio di cassa) e idoneamente documentati, anche se la spesa è sostenuta in un periodo d’imposta diverso da quello in cui la prestazione è resa. In caso di utilizzo della carta di credito, rileva il momento in cui è stata utilizzata la carta e non assume nessuna rilevanza, invece, il diverso e successivo momento in cui avviene l’addebito sul conto corrente del titolare della carta, momento che può quindi collocarsi anche in un periodo d’imposta successivo (Risoluzione 23.04.2007 n. 77/E).

Dunque, nel caso specifico del lettore, questi potrà indicare la spesa già nel 730/2023, periodo d’imposta 2022; ciò vale indipendentemente dalla data di addebito della stessa sul conto corrente a cui è collegata la carta.

Riassumendo…

  • La possibilità di scaricare le spese pagate nell’anno è subordinata al rispetto di alcuni requisiti;
  • tra questi, il legislatore richiede che la spesa sia pagata tramite strumenti tracciabili.
  • le spese pagate con carta possono essere indicate nella dichiarazione relativa all’anno in cui la stessa è stata utilizzata.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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