“Avere tanti soldi che gioia, senza problemi vivrei. Soddisfare qualunque voglia, questo è ciò che vorrei! Futuro nero, è nero il futuro, alternativa non c’è? Chi è, che è disgraziato come me. Chi è più sfortunato, chi più miserabile di così! Furbi, ne accumulate di soldi. All’inflazione voi sordi! Faremo i conti più tardi!”, canta Renato Zero con il brano Soldi.
Il denaro, in effetti, è necessario in diverse circostanze. A partire dal caffè la mattina fino ad arrivare ai vestiti e al carburante, tante sono le spese che dobbiamo sostenere.
A rendere tutto più complicato ci si mette l’inflazione che continua a ridurre il nostro potere di acquisto. Proprio per abbattere il più possibile i costi, pertanto, è bene sapere se e quando si ha diritto a qualche agevolazione. A tal proposito ricordiamo che di recente l’Agenzia delle Entrata ha aggiornato la guida inerente le agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie. Ecco come funziona per le spese mediche di assistenza specifica delle persone con disabilità.
Spese mediche disabile con 104, elenco di quelle deducibili
Le persone con disabilità possono portare in deduzione in sede di dichiarazione dei redditi i costi sostenuti per le spese mediche generiche o assistenza specifica in caso di grave e permanente invalidità o menomazione. Entrando nei dettagli, possono beneficiare della deduzione delle spese mediche le persone riconosciute come disabili dalla Commissione medica ai sensi dell’articolo 4 della legge numero 104 del 1992. Ma non solo, anche gli invalidi totali e coloro che vengono riconosciuti invalidi da altre Commissioni mediche pubbliche incaricate al riconoscimento dell’invalidità civile, di lavoro e di guerra.
Ma quali spese si possono dedurre? Ebbene, come si evince dalla guida dell’Agenzia delle Entrate aggiornata al mese di ottobre del 2023, sono ammesse in deduzione le seguenti spese:
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“le spese mediche generiche, quali medicinali, prestazioni rese da un medico generico, eccetera;
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le spese di assistenza specifica.
Si considerano di assistenza specifica le spese sostenute per:
- l’assistenza infermieristica e riabilitativa resa da personale paramedico in possesso di una qualifica professionale specialistica;
- le prestazioni rese dal personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale, se dedicato esclusivamente all’assistenza diretta della persona;
- le prestazioni fornite dal personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo, dal personale con la qualifica di educatore professionale, dal personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale.
Le prestazioni sanitarie rese alla persona dalle figure professionali elencate nel Dm 29 marzo 2001 sono deducibili anche senza la specifica prescrizione da parte di un medico, a condizione che dal documento di spesa risulti la figura professionale e la prestazione resa dal professionista sanitario”.
Spese mediche e di assistenza specifica delle persone disabili non deducibili
L’Agenzia delle Entrate ricorda che è possibile dedurre anche le spese per le attività di ippoterapia e musicoterapia.
Non sono deducibili, invece, le spese sostenute per il pedagogista poiché secondo il Ministero della salute non viene considerato un professionista sanitario. Stesso discorso per le spese sanitarie specialistiche e per l’acquisto dei dispositivi medici. Ricordiamo che, i dispositivi medici sono detraibili al 19% in sede di dichiarazione dei redditi per la parte eccedente quota 129,11 euro.