Nell’assegno di mantenimento dei figli sono comprese le spese mediche ordinarie. In questa categoria sono incluse tutte le spese sanitarie relative alle esigenze quotidiane del figlio minore (visite di controllo di routine). Significa che al genitore non affidatario che versa l’assegno di mantenimento non può essere richiesto il rimborso per queste spese mediche ordinarie. Sono invece escluse le spese mediche straordinarie perché ovviamente non possono essere previste con largo anticipo proprio per il carattere di straordinarietà. Quali sono e quali regole si applicano in questo caso? Occorre il consenso? Chi sceglie il tipo di medico (ospedale pubblico o clinica privata)? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Spese mediche straordinarie per il figlio: si può pretende il rimborso?
Molti pensano che ogni spesa medica sostenuta per il figlio dia diritto al rimborso. In realtà, come abbiamo visto, la regola generale prevede l’opposto: visite di controllo e di routine sono incluse nell’assegno di mantenimento.
Quelle straordinarie, come regola generale, vanno concordate preventivamente: se manca l’accordo non si può chiedere il rimborso a meno che non si possa prova la ragione di urgenza che giustifica l’intervento medico (per esempio l’estrazione di un dente infettato). Sono spese straordinarie le visite mediche specialistiche (inclusi apparecchi odontoiatrici) o interventi chirurgici. Esempi tipici sono anche la visita oculistica, occhiali da vista, protesi, fisioterapia etc
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