Spese militari USA di 5.000 miliardi in più l’obiettivo NATO in 20 anni
Immaginiamo per un attimo, che gli USA avessero registrato negli ultimi venti anni spese militari in linea con il target della NATO, pari al 2% del pil. Avrebbero risparmiato risorse per oltre 5.000 miliardi di dollari, pari a circa 250 miliardi all’anno, che avrebbero o potuto investire in altri capitali di spesa o risparmiato del tutto, accumulando un minore debito pubblico federale dello stesso importo, che sarebbe oggi così di una trentina di punti di pil più basso.
Certo, le spese militari spesso sono irrinunciabili per una superpotenza mondiale, che dal Secondo Dopoguerra ad oggi ha assunto il ruolo di poliziotto del mondo. Si pensi all’era Reagan, quando il budget dedicato alla difesa fu utilizzato per indurre l’Unione Sovietica a una rovinosa concorrenza, finendo per stritolare il comunismo sotto il peso dell’insostenibilità degli armamenti per Mosca e le capitali gravitanti attorno ad essa. Difficile, però, pensare che non si sarebbe potuto risparmiare qualcosa negli ultimi tempi, specie considerando che grandi successi bellici gli americani non ne registrano da tempo. Le Primavere Arabe insegnano.