Spese per la fisioterapia? I requisiti per il rimborso con la detrazione fiscale

Affrontare spese per fisioterapia può essere oneroso, ma la detrazione offre un'importante agevolazione fiscale per ridurre il carico economico
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detrazione fisioterapia
Foto © Pixabay

La possibilità di usufruire della detrazione fisioterapia rappresenta un vantaggio significativo per i contribuenti che sostengono spese per trattamenti riabilitativi.

Le prestazioni di fisioterapia, kinesiterapia e laserterapia rientrano tra le spese sanitarie detraibili ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lettera c) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Grazie a questa normativa, è possibile ottenere una detrazione Irpef del 19% per l’importo eccedente la franchigia di 129,11 euro.

Condizioni per la detrazione fiscale della fisioterapia

Affinché la spesa sostenuta per la fisioterapia possa essere detratta dalla dichiarazione dei redditi, è fondamentale che sia rimasta effettivamente a carico del contribuente.

Questo significa che non deve essere stata rimborsata da terzi, come assicurazioni sanitarie o fondi integrativi.

Inoltre, la normativa fiscale stabilisce alcune condizioni specifiche per garantire la corretta fruizione dell’agevolazione.

Fatturazione e attestazione della prestazione sanitaria

Quando il documento fiscale è emesso da un soggetto diverso da colui che ha effettuato la prestazione, è indispensabile un’attestazione che certifichi che il trattamento è stato eseguito da personale medico o paramedico qualificato o sotto la sua direzione.

Questa condizione, chiarita nella circolare n. 14/2023 sugli oneri detraibili, assicura che la detrazione possa essere riconosciuta senza difficoltà.

Pagamenti tracciabili e strutture sanitarie accreditate

Dal punto di vista fiscale, è obbligatorio che, ai fini della detrazione fisioterapia, il pagamento avvenga attraverso strumenti tracciabili, come bonifici bancari (non serve bonifico parlante come nei bonus edilizi), carte di credito o debito, salvo il caso in cui la prestazione sia erogata da strutture pubbliche o private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Se la fisioterapia è eseguita presso una struttura non accreditata, il professionista che riceve il pagamento deve annotare sulla fattura, ricevuta o altro documento fiscale l’avvenuta transazione con un metodo tracciabile.

Detrazione spese fisioterapia: serve prescrizione medica?

Uno degli aspetti più rilevanti riguarda la possibilità di beneficiare della detrazione fisioterapia anche in assenza di una prescrizione medica. Questo è possibile poiché il fisioterapista è incluso nell’elenco delle figure professionali riconosciute dal decreto del Ministero della Sanità del 29 marzo 2001.

Tuttavia, affinché la spesa sia detraibile, la fattura deve riportare chiaramente la qualifica del professionista e la tipologia di prestazione sanitaria eseguita.

Vantaggi della detrazione fiscale per la fisioterapia

Questa agevolazione fiscale si traduce in un risparmio concreto per coloro che necessitano di trattamenti riabilitativi, spesso essenziali per il recupero da traumi, interventi chirurgici o patologie croniche.

L’importanza di conoscere i requisiti per accedere alla detrazione fisioterapia permette ai contribuenti di pianificare con maggiore consapevolezza le proprie spese sanitarie, assicurandosi il corretto rimborso fiscale secondo le disposizioni vigenti.

Riassumendo

  • La detrazione fisioterapia consente una riduzione Irpef del 19% oltre la franchigia di 129,11 euro.
  • La spesa deve rimanere a carico del contribuente e non essere rimborsata da terzi.
  • Se la fattura è emessa da terzi, serve un’attestazione della prestazione da personale qualificato.
  • I pagamenti devono essere tracciabili, tranne per strutture pubbliche o accreditate al SSN.
  • Non è necessaria la prescrizione medica, ma la fattura deve riportare qualifica e prestazione.
  • Vantaggi fiscali significativi riducendo i costi per trattamenti riabilitativi fondamentali per il benessere.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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