Spese sportive dei figli, requisiti ed esclusioni per la detrazione nel 730

Le spese sportive dei figli si possono detrarre in dichiarazione dei redditi secondo il principio di cassa. Ecco requisiti ed esclusioni
2 anni fa
2 minuti di lettura
detrazione-spese-sportive

Lo sport è vita. Lo sport educa alla disciplina, ai valori e aiuta a crescere e vivere meglio. Lo sanno bene i genitori che lo fanno praticare ai figli. Piscina, palestra, calcio, basket, ecc., sono solo alcuni esempi. Il risvolto della medaglio però c’è. E’ la spesa sostenuta per l’iscrizione e per l’abbonamento. Ma c’è ancora l’altro risvolto positivo, ossia la possibilità di detrarre la spesa.

Il legislatore, infatti, prevede uno sgravio del 19% da poter far valere in dichiarazione dei redditi a fronte del sostenimento di spese per attività sportiva praticata dai ragazzi.

Il genitore che ha sostenuto l’onere, dunque, può recuperarne il 19%.

Lo sgravio spese sportive dei figli

La detrazione delle spese sportive dei figli, spetta a condizione che si tratta di ragazzi di età compresa tra i 5 anni e 18 anni.

Lo sgravio è per cassa. Dunque, nel Modello 730/2023 (anno d’imposta 2022) si detraggono le spese “pagate” nel 2022.

Il requisito anagrafico si ritiene soddisfatto anche se sussiste per una sola parte dell’anno (Circolare Agenzia Entrate n. 24/E del 2022).

Esempio

Il figlio del sig. Antonio ha compiuto 18 anni a giugno 2022. Il sig. Antonio ha continuato a pagare l’abbonamento per la palestra del figlio fino a dicembre 2022. In tale situazione, Antonio può detrarre nel 730/2023 anche le spese sostenute da giugno 2022 a dicembre 2022 e non solo quelle sostenute da gennaio 2022 a maggio 2022.

Il pagamento deve risultare da strumento tracciabile. Quindi, bonifico, assegno, carta credito, ecc. Non è ammessa detrazione se il pagamento è in contanti.

Le spese ammesse ed escluse

In merito alla tipologia di spese sportive dei figli ammessa alla detrazione fiscale, quest’ultima spetta per l’iscrizione annuale e l’abbonamento a:

  • associazioni sportive;
  • palestre;
  • piscine;
  • altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica.

Lo sgravio fiscale, invece, non spetta per le spese sostenute, ad esempio, per l’attività sportiva praticata presso:

  • le associazioni che non rientrano nella definizione di “sportiva dilettantistica”, quali quelle che non hanno ottenuto il riconoscimento del Coni o delle rispettive Federazioni sportive nazionali o enti di promozione sportiva;
  • le società di capitali che praticano sport professionistico;
  • le associazioni non sportive (ad esempio, associazioni culturali) che organizzano corsi di attività motoria non in palestra.

Il beneficio fiscale, si applica, comunque su un limite massimo pari a 210 euro per ogni figlio.

Tale limite deve essere inteso come complessivo tra i genitori. Se, quindi, ad esempio, una parte di spesa è pagata dalla mamma e altra parte dal padre, i due possono applicare la detrazione su un massimo di 105 euro ciascuno.

Requisiti ed esclusioni per la detrazione spese sportive

Dunque, per poter detrarre le spese sportive dei figli, è necessario che questi ultimi abbiano un’età compresa tra 5 anni e 18 anni.

La spesa deve essere pagata con strumento tracciabile (pertanto, non contanti). E’ necessario che si tratti di iscrizione o abbonamento presso strutture che non praticano sport professionistico. E nemmeno deve trattarsi di associazioni culturali che organizzano corsi.

La detrazione è per cassa. Per le spese sostenute nel 2022 l’indicazione è nel Modello 730/2023 (anno d’imposta 2022) ai righi da E8 a E10 utilizzando il codice 16 oppure nel Modello Redditi Persone Fisiche 2023 (anno d’imposta 2022) dai righi RP8 a RP13 utilizzando il codice 16.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

bonus inps
Articolo precedente

Congedo parentale retribuito all’80%: via libera alle domande Inps

Reddito di cittadinanza e carta acquisti insieme? Si può e sono 480 euro in più ma non si tratta di un bonus.
Articolo seguente

Carta acquisti. Attivazione entro una scadenza precisa, poi si perde il beneficio