L’assegno di mantenimento figli include tutte le spese ordinarie. Su quelle straordinarie però non sempre c’è accordo e questo dipende anche dal fatto che c’è disinformazione sull’argomento. Cerchiamo di fare chiarezza: quali spese straordinarie devono essere preventivamente accordate e quali invece sono obbligatorie a prescindere dalla previa comunicazione al genitore non collocatario?
Spese ordinarie e straordinarie: differenze
Spese straordinarie: serve il consenso di entrambi i genitori?
Le spese straordinarie indifferibili, proprio per il carattere di urgenza, non richiedono accordo tra i genitori divorziati.
Spese mediche figli divorziati: chi paga il dentista?
Spese istruzione figli divorziati: ordinarie, straordinarie e urgenti
Visto che la maggior parte delle liti riguarda proprio le spese di istruzione facciamo uno schema.
Di norma le spese scolastiche sono ordinarie (così le rette, la mensa, acquisto libri scolastici o altro materiale di cancelleria base etc). Un luogo comune porta a pensare che le spese scolastiche ordinarie debbano essere corrisposte nell’assegno di mantenimento solo da settembre a giugno ma questo ragionamento sottintende un errore di interpretazione perché le voci di spesa sono parametrate nell’arco temporale di un anno e non su base giornaliera. La giurisprudenza dominante fa rientrare nelle spese ordinarie anche le tasse universitarie in quanto non imprevedibili e durevoli nel tempo.
Come abbiamo visto sopra sono invece spese straordinarie non urgenti (e quindi sottoposte a consenso) le ripetizioni private o i viaggi studi all’estero.
Spese straordinarie non urgenti e non concordate: chi ha ragione?
Ma concretamente cosa succede se una spesa straordinaria non urgente è stata fatta senza accordo? Il giudice sarà chiamato a valutare l’interesse del minore.