Le spese università statale e non statale sono detraibili in dichiarazione dei redditi nella misura del 19%. Sono detraibili anche quelle sostenute per i familiari fiscalmente a carico. Lo sgravio fiscale è per cassa. Quindi, nel 730/2023 (anno d’imposta 2022) si detraggono le spese universitarie “pagate” nel 2022.
La detrazione è possibile, solo se l’onere risulta pagato con strumento tracciabile. Questa regola della tracciabilità è in vigore dall’anno d’imposta 2020.
Non sono previsti limiti di spesa se si tratta di università statale. Laddove, invece, la spesa riguarda università NON statale l’importo ammesso alla detrazione non deve essere superiore a quello stabilito annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
I limiti di spesa per le NON statali
Per le spese universitarie “non statali”, sostenute nell’anno d’imposta 2022 (detraibili nel Modello 730/2023 e Modello Redditi PF/2023 da presentare quest’anno), i limiti massimo sono quelli stabiliti con decreto 23 dicembre 2022.
Gli importi sono diversi a seconda dell’aree disciplinare e della regione in cui ha sede l’Ateneo. Il decreto non fa altro che confermare gli stessi limiti previsti per l’anno d’imposta 2021 (Modello 730/2022 e Modello Redditi PF/2022). Ecco di seguito, dunque, i limiti i massimi di spesa su cui si potrà applicare la detrazione del 19% per le spese università NON statale per l’anno d’imposta 2022.
Gli importi
- Area disciplinare Medica:
- Nord – 3.900 euro
- Centro – 3.100 euro
- Sud e isole – 2.900 euro
- Area disciplinare Sanitaria
- Nord – 3.900 euro
- Centro – 2.900 euro
- Sud e isole – 2.700 euro
- Area disciplinare Scientifico-Tecnologica
- Nord – 3.700 euro
- Centro – 2.900 euro
- Sud e isole – 2.600 euro
- Area disciplinare Umanistico-Sociale
- Nord – 3.200 euro
- Centro – 2.800 euro
- Sud e isole – 2.500 euro.
A tutti i menzionati importi è da sommarsi anche l’importo relativo alla tassa regionale per il diritto allo studio.
Le spese università NON statale nel precompilato
Le spese università statale e NON statale sono, comunque, riportare nel 730 precompilato.
Quindi, nel Modello 730 precompilato 2023 (anno d’imposta 2022), il contribuente ritroverà, se sostenute, le spese universitarie pagate nel 2022.
L’importo indicato nel precompilato è già riportato al netto di eventuali rimborsi ricevuti. Inoltre, tiene già conto dei limiti massimi di spesa laddove trattasi di università NON statale. Pertanto, il contribuente non deve modificare nulla in tal senso.
Per completezza informativa ricordiamo che il 730 precompilato 2023 è disponibile dallo scorso 2 maggio. La scadenza è stabilita al 2 ottobre 2023 (il 30 settembre è sabato). La stessa scadenza vale anche per il 730 ordinario.
Riassumendo…
- le spese università statale e NON statale sono detraibili al 19%
- la detrazione è per cassa
- le spese università statale non hanno limiti di detraibilità
- per le spese universitarie NON statale, invece, la detraibilità è nei limiti che sono stabiliti annualmente con apposito decreto
- nel 730 precompilato le spese università NON statale sono indicate già considerando i menzionati limiti di detraibilità.