Spese veterinarie nel 730: quali detrazioni per gli animali domestici

La detrazione delle spese veterinarie permette di ottenere uno sconto fiscale, alleggerendo i costi per la cura degli animali
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detrazione spese veterinarie
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La cura degli animali domestici comporta spesso costi significativi, ma in Italia è possibile ottenere una detrazione fiscale per le spese veterinarie sostenute. In questa guida approfondiremo tutti gli aspetti legati alla detrazione spese veterinarie, spiegando come funziona, quali sono i requisiti, e quali tipologie di spese sono ammesse.

Cos’è la detrazione per le spese veterinarie?

La detrazione spese veterinarie permette di ridurre l’importo delle imposte da pagare grazie a uno sconto del 19% sulle spese veterinarie documentate, entro determinati limiti.

Il beneficio è rivolto a chiunque sostenga spese veterinarie per la cura di animali da compagnia o animali detenuti a scopo sportivo. Questo significa che le spese relative agli animali da allevamento, utilizzati per il consumo alimentare o destinati ad attività agricole o commerciali non sono detraibili.

La detrazione è per cassa. Quindi, ad esempio, nel Modello 730/2024 (anno d’imposta 2023), in scadenza il 30 settembre 2024, si sgravano le spese “pagate” nel 2023.

Quali spese veterinarie sono detraibili?

Non tutte le spese veterinarie sono ammissibili per la detrazione. Le spese che possono essere portate in detrazione sono esclusivamente quelle sostenute per la cura di animali da compagnia o per animali destinati alla pratica sportiva. Tra le spese veterinarie detraibili troviamo:

  • Prestazioni professionali del veterinario, ad esempio visite, diagnosi e trattamenti.
  • L’acquisto di medicinali prescritti dal veterinario.
  • Analisi di laboratorio necessarie per la diagnosi o il monitoraggio dello stato di salute dell’animale.
  • Interventi chirurgici eseguiti presso cliniche veterinarie.
  • L’acquisto di farmaci da banco, ovvero senza obbligo di prescrizione, purché acquistati in farmacie o rivenditori autorizzati anche online.

Spese escluse dalla detrazione

Al contrario, vi sono alcune spese che non possono beneficiare della detrazione. Ad esempio:

  • Spese per animali destinati alla produzione alimentare, come animali da allevamento.
  • Spese per animali impiegati in attività commerciali, agricole o illecite.
  • L’acquisto di mangimi speciali, anche se prescritti dal veterinario, poiché considerati prodotti alimentari e non medicinali.

Limiti di spesa e franchigia

La detrazione spese veterinarie è soggetta a un limite massimo di spesa pari a 550 euro, con una franchigia di 129,11 euro.

Questo significa che solo le spese che superano tale franchigia sono detraibili. La formula per calcolare la detrazione massima è la seguente:

  • (550 – 129,11) x 19% = 420,89 x 19% = 79,96 euro.

Quindi, anche se si spende oltre 550 euro, la detrazione massima che si può ottenere è pari a circa 80 euro.

Nella Circolare sugli oneri detraibili (Circolare n. 14/E del 2023), l’Agenzia Entrate che il citato limite si riferisce alle spese veterinarie complessivamente sostenute dal soggetto che intende usufruire della detrazione, indipendentemente dal numero di animali posseduti. Pertanto, anche se ad esempio, si possiede un cane e un pappagallo, il limite non è raddoppiato.

Chi Può beneficiare della detrazione?

Un aspetto interessante della normativa è che la detrazione spetta a chi sostiene effettivamente la spesa, anche se non è il proprietario dell’animale. Ad esempio, se un familiare o un amico si fa carico delle spese veterinarie per l’animale, sarà lui a poter beneficiare della detrazione, a patto che la fattura o lo scontrino siano intestati a suo nome.

Un altro requisito fondamentale, come già detto, è che l’animale per il quale si richiedono le detrazioni sia legalmente detenuto a scopo di compagnia o per attività sportive. Animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o all’esercizio di attività economiche non rientrano tra quelli per i quali si possono detrarre le spese.

Requisiti per la detrazione spese veterinarie: tracciabilità dei pagamenti

A partire dal 2020, per poter beneficiare della detrazione sulle spese veterinarie è obbligatorio che il pagamento sia effettuato con uno strumento tracciabile, come carta di credito, bancomat, bonifico bancario o assegno. I pagamenti in contanti non danno diritto alla detrazione. E’ fatta eccezione per le spese sostenute per l’acquisto di farmaci veterinari o per le prestazioni del medico veterinario rese nell’ambito di strutture pubbliche o di strutture private accreditate al SSN.

In tal caso vale anche il pagamento contante.

Questo obbligo di tracciabilità è stato introdotto per contrastare l’evasione fiscale e garantire una maggiore trasparenza. È quindi essenziale conservare non solo le fatture o gli scontrini, ma anche le prove del pagamento effettuato con un metodo tracciabile.

Documentazione necessaria

Per usufruire della detrazione spese veterinarie, è fondamentale conservare la documentazione che attesti le spese sostenute. In particolare:

  • Scontrino parlante per l’acquisto dei farmaci: deve riportare il codice fiscale del soggetto che ha sostenuto la spesa, la natura, la qualità e la quantità dei farmaci acquistati.
  • Per i farmaci veterinari, lo scontrino deve riportare il codice di autorizzazione alla commercializzazione del farmaco stesso. Inoltre, la dicitura “FV” (farmaco per uso veterinario) può essere utilizzata per identificare la natura del prodotto.
  • Fattura/ricevuta fiscale per prestazioni veterinaria: deve riportare il codice fiscale del soggetto che ha sostenuto la spesa, la natura delle prestazione veterinaria.

Non è più necessario conservare la prescrizione del veterinario per i medicinali veterinari, come stabilito dalla Risoluzione 24/E del 2017, ma è essenziale che lo scontrino contenga tutte le informazioni richieste dalla normativa.

Acquisti online e detrazione

Un’altra possibilità prevista è quella di acquistare farmaci veterinari online, ma solo presso farmacie o esercizi commerciali autorizzati alla vendita a distanza dalle autorità competenti. Tuttavia, è importante ricordare che in Italia non è consentita la vendita online di farmaci che richiedono una prescrizione medica.

Gli acquisti online devono seguire le stesse regole di quelli effettuati fisicamente in farmacia. Anche in questo caso, lo scontrino parlante è obbligatorio per beneficiare della detrazione fiscale. Pagamento tracciabile.

Cosa fare per ottenere la detrazione spese veterinarie

Ecco un riepilogo dei passi da seguire per ottenere la detrazione spese veterinarie:

  • Effettuare pagamenti tracciabili: assicurati di pagare con un metodo tracciabile, come bonifico o carta di credito.
  • Conservare la documentazione: conserva fatture e scontrini parlanti che attestano le spese sostenute. Assicurati che lo scontrino riporti tutti i dati richiesti dalla legge.
  • Verifica che le spese siano ammissibili: accertati che le spese sostenute rientrino tra quelle ammissibili per la detrazione, escludendo mangimi, spese per animali da allevamento o commerciali.
  • Presentare la dichiarazione dei redditi: in fase di dichiarazione dei redditi, sarà possibile inserire le spese sostenute nel quadro dedicato alle detrazioni fiscali, portando in detrazione l’importo spettante.

Conclusioni

La detrazione spese veterinarie rappresenta un’opportunità per tutti coloro che si prendono cura dei propri animali da compagnia o sportivi, permettendo di ottenere uno sgravio fiscale per le spese sostenute.

Conoscere i requisiti, i limiti e le spese ammesse è fondamentale per sfruttare al meglio questa agevolazione.

Assicurarsi di seguire tutte le indicazioni riguardanti la tracciabilità dei pagamenti e la documentazione necessaria, in modo da poter beneficiare della detrazione senza problemi. Anche se il risparmio fiscale non è elevato, rappresenta comunque un aiuto utile per fronteggiare i costi legati alla cura e al benessere degli animali.

Riassumendo

  • La detrazione spese veterinarie offre uno sconto fiscale del 19% su determinate spese veterinarie.
  • Il limite massimo di spesa detraibile è 550 euro, con una franchigia di 129,11 euro.
  • Le spese detraibili includono visite veterinarie, farmaci, interventi chirurgici e analisi di laboratorio.
  • Sono esclusi mangimi, spese per animali da allevamento e attività commerciali o agricole.
  • Il pagamento deve essere tracciabile: bonifico, carta di credito, assegno, no contanti.
  • È obbligatorio conservare documentazione come scontrini parlanti e prove di pagamento tracciabile.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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