In vista dell’ultima scadenza del 30 aprile 2015, ecco come funziona lo spesometro 2015, la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA superiori ai 3600 euro.
Spesomentro 2015 agenzia entrate
L’Agenzia delle entrate ha individuato, accanto al redditometro, un nuovo strumento di lotta all’evasione fiscale, il cd spesometro che altri non è che l’obbligo di effettuare una comunicazione al Fisco delle operazioni rilevanti ai fini IVA che superano i 3600 euro. In sostanza i commercianti e venditori hanno l’obbligo di effettuare questo spesometro quando i propri clienti effettuano acquisti superiori a 3600 euro.
Spesometro 2015: soggetti obbligati
Sono obbligati alla presentazione della comunicazione tutti i soggetti passivi dell’imposta sul valore aggiunto, che abbiano effettuato :
- operazioni rilevanti ai fini IVA nel periodo di riferimento, quindi tutte le operazioni imponibili, non imponibili ed esenti di qualsiasi importo se documentate con fattura, di importo non inferiore ai 3.600 € se non documentate da fattura
- operazioni legate al turismo realizzate in deroga alla disposizione di cui all’art. 49, comma 1, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, nel rispetto delle condizioni previste alle lettere a) e b) dell’art. 3, primo comma, del decreto legge 2 marzo 2012 n. 16 di importo non inferiore ai 1.000 €, soglia entro cui è in ogni caso ammesso l’uso del denaro contante, e fino ad un massimo di 15.000 € (quadro TU);
- registrazioni di acquisti da operatori residenti nel territorio della Repubblica di San Marino;
- operazioni, comprese quelle fuori campo IVA, effettuate nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio nei Paesi a fiscalità privilegiata iscritti nella c.d. black list. Per black list si intende l’elenco degli Stati individuati dal decreto del Ministro delle finanze 4 maggio 1999 e dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 21 novembre 2001
Spesometro 2015 come funziona?
Ma come funziona lo spesometro? In sostanza va inviata una comunicazione al Fisco usando il modello di comunicazione polivalente disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate.
- i dati anagrafici del contribuente che ha sostenuto l’acquisto
- gli importi complessivi di ogni singola transazione
- la data in cui è stata effettuata la transazione
- il codice fiscale dell’operatore commerciale presso il quale è avvenuto il pagamento elettronico. Esattamente, va indicato il numero del codice fiscale dei soggetti associati con i quali è stato stipulato un contratto di installazione e utilizzo dei dispositivi POS (Point of sale) per la ricezione di pagamenti effettuati con carte di debito, di credito o prepagate, comprese le eventuali cessazioni. Per ogni terminale va evidenziato l’apposito codice identificativo.
APPROFONDISCI – Spesometro 2015: scadenza comunicazione operazioni IVA 3600 euro La comunicazione degli importi delle operazioni rilevanti ai fini IVA può essere effettuata in modalità aggregata o in modalità analitica.