Spiagge e coronavirus: registro presenze per andare al mare (e non solo)

Registro presenze, mascherine e divieto di feste ed eventi negli stabilimenti balneari.
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4 anni fa
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Caro ombrellone ed economia italiana
Caro ombrellone ed economia italiana © Licenza Creative Commons

Come sarà andare al mare questa estate? L’accesso alle spiagge sarà regolamentato e come ormai è chiaro a tutti, non sarà una stagione uguale alle altre, soprattutto per gli amanti della tintarella. Tra le regole generali per accedere alle spiagge spiccano il registro presenze, il divieto di accedere per chi ha febbre superiore a 37,5 e il divieto di feste e aperitivi sul bagnasciuga, oltre che il rispetto della distanza di sicurezza anche in acqua. 

Nuove norme per le spiagge

Le ultime raccomandazioni dell’Istituto superiore di Sanità sono contenute nel «Rapporto sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2» in collaborazione con il Ministero della Salute, l’Inail, il Coordinamento di Prevenzione della Conferenza Stato Regioni e gli esperti delle Arpa.

Già alcune settimane fa era stato approvato un documento da parte dell’Inail per regolamentare gli accessi in spiaggia che queste nuove regole vanno ad integrare. In primo luogo sarà vietato “evitare l’uso promiscuo di qualsiasi attrezzatura” da parte dei gestori degli stabilimenti balneari, l’accesso alle spiagge deve essere regolamentato con la prenotazione con fasce orarie e si consiglia anche di registrare gli utenti che entrano nei lidi, un modo per avere di portata di mano il numero di eventuali contagi nel rispetto della privacy.

Divieto feste ed eventi

Sembra confermato il divieto di feste e assembramenti, eventi e aperitivi tranne che eventi musicali che prevedono postazioni da seduti con il rispetto delle distanze mentre negli stabilimenti balneari si consiglia di usare cartelloni o locandine con regole di comportamento da seguire. Restano poi valide le disposizioni sulle distanze di sicurezza, percorsi dedicati per evitare affollamenti, ombrelloni distanti da condividere solo con il nucleo familiare.

Per quanto riguarda le spiagge libere, che stanno generando anche molte polemiche relative alle app per prenotare il posto nel documento viene chiarito che: In questo ambito sono chiamati i sindaci e/o agli altri enti locali competenti a dover applicare ogni adeguata misura volta a garantire condizioni di riduzione dei rischi e, ove necessario, a definire attività di vigilanza sul rispetto delle misure da parte dei fruitori delle spiagge, a regolamentare gli accessi per consentire il distanziamento interpersonale, individuare le procedure di sanificazione delle attrezzature e delle aree comuni“.

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