Spid a pagamento: chi lo ha già fatto gratis pagherà il rinnovo?

Richiedere lo Spid in Posta adesso costa 12 euro. Ma dovrà pagare anche chi l’ha ottenuto gratis, ecco perché.
3 anni fa
1 minuto di lettura

Che lo Spid fosse un sistema per fregare soldi è adesso confermato. Il macchinoso sistema di identità digitale, ideato dallo Stato per favorire e garantire l’acceso ai servizi della pubblica amministrazione, non è più gratuito.

Poste Italiane, principale fornitore dello Spid, da novembre richiede 12 euro per il rilascio. Finora è stato gratuito per milioni di cittadini, ma adesso è diventato a pagamento. Così è stato anche per gli altri internet provider elencati dal governo, alternativi a Poste Italiane.

Richiedere lo Spid costa 12 euro

Poco male si dirà, tanto la maggior parte degli italiani già ce l’ha, quindi restano fuori solo i ritardatari, costretti a pagare per accedere ai vari siti internet della Pubblica Amministrazione.

Del resto, se non fosse stato gratuito e veloce, nessuno lo avrebbe fatto.

Lo Stato però ha speso soldi per implementare i sistemi digitali e le procedure informatiche di rilascio dello Spid. Denaro che in qualche modo dovrà essere recuperato. Ed ecco che chi lavora nel settore ha già capito cosa succederà in futuro.

Si pagherà anche per il rinnovo

Lo Spid non è per sempre. Essendo collegato alla cara di identità personale, in futuro dovrà essere rinnovato. In pratica, quando scadrà il documento utilizzato per il rilascio della identità digitale, bisognerà rinnovare anche lo Spid.

Questo comporterà per tutti il pagamento di 12 euro in Posta, oltre ai costi (già elevati) per il rinnovo della carta di identità in formato elettronico. In tutto si andrà a spendere, fra Cie e Spid, qualcosa come 30 euro a testa, esclusi diritti fissi e di segreteria applicati da ciascun Comune.

Un salasso che, lungi dal favorire la semplificazione amministrativa, complica non poco le vie d’accesso alla pubblica amministrazione. Soprattutto per gli anziani e per chi non ha dimestichezza con gli strumenti informatici.

Del resto, in futuro, sarà sempre più obbligatorio lo Spid e, in alternativa, l’assistenza presso Caf o studi professionali specializzati avrà un costo ben superiore.

Anche perché il governo sta spingendo sempre di più verso la digitalizzazione dei servizi, grazie anche ai fondi europei.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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