Un nuovo modo, sicuro e veloce, di ottenere l’identità digitale Spid (Sistema pubblico di identità Digitale) attraverso una procedura semplificata di riconoscimento online.
Lo ha comunicato il Ministero dell’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione con una nota del 7 settembre 2020. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Come ottenere lo SPID
Le procedure finora valide per poter attivare lo spid sono le seguenti:
- di persona presso gli uffici dei gestori di identità digitale (identity provider);
- via webcam con operatore messo a disposizione dal provider;
- con Carta d’identità elettronica (Cie) o un passaporto elettronico, identificandosi attraverso le app dei gestori scaricabili dagli store;
- dai siti dei provider con Cie, Carta nazionale dei servizi o firma digitale e con l’ausilio di un lettore di smart card da collegare al computer.
In un recente articolo, avevamo già parlato della modalità di attivazione dello spid con Poste Italiane.
Si ricorda, comunque, che i gestori di identità digitale sono in tutto 9, elencati sul sito spid.gov.it.
Modalità “Audio-Video”, la nuova procedura di attivazione
Il ministero dell’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, con una nota del 7 ottobre 2020, introduce una nuova modalità di attivazione dello SPID.
Si chiama “audio-video” la nuova procedura che consente di ottenere l’identità digitale Spid. La nuova modalità viene resa disponibile nei siti web dei gestori, man mano che la attiveranno.
Come fare?
Per richiedere l’attivazione dello spid attraverso la modalità online “audio-video”, l’utente dovrà seguire 3 semplici passaggi:
- registrarsi sul sito del gestore di identità prescelto (che ha attiva la nuova modalità);
- realizzare con il proprio telefono o computer un video mostrando un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria. Durante il video il cittadino dovrà leggere un codice ricevuto via sms o tramite una delle app dei gestori di identità, che avrà provveduto ad installare sul proprio cellulare;
- effettuare un bonifico da un conto corrente italiano a lui intestato (o cointestato), indicando nella causale un codice specifico che avrà ricevuto dal gestore di identità.
L’operatore verificherà nel giro di pochi giorni le informazioni ricevute dal cittadino, quindi rilascerà l’identità digitale.