Sponsor serie A, quanto pagano alle squadre i marchi sulle maglie dei calciatori?

Quanto incassano i club della serie A con gli sponsor sulle maglie dei calciatori? Vediamo le cifre e facciamo un confronto con i numeri all'estero.
8 anni fa
3 minuti di lettura

Non tutti i club hanno sponsor sulla maglia

Ma com’è stata ripartita la torta tra le 20 squadre di serie A? Partiamo subito con un dato: non tutti i club hanno uno sponsor sulla maglia. L’anno scorso non lo avevano in sei, ovvero Roma, Lazio, Palermo, Genoa, Sampdoria e Fiorentina. Per quest’ultima si è trattato di una scelta, avendo deciso di fare campagna per “Save the children”, ma già quest’anno può contare sullo sponsor di Folletto per 3,5 milioni.

Particolarmente grave che nessuna delle due squadre capitoline sia in grado di trovare sponsor adeguati alle rispettive maglie (la Roma ne è priva da 5 anni), così come quelle del derby della Lanterna.

Ma quello che in pochissimi si aspetterebbero è che in testa alla classifica per entrate tramite il canale sponsor sulle magliette non vi è una grande squadra di serie A, bensì il Sassuolo, che con 18,7 milioni supera persino i 17 milioni della Juve (Jeep), i 14 del Milan (Fly Emirates), i 12 dell’Inter (Pirelli) e i 10 del Napoli (Lete-Garofalo).

Sponsor concentrati sulle grandi squadre

L'”anomalia” sta nel fatto che lo sponsor della squadra emiliana è il Mapei di Giorgio Squinzi, il proprietario dello stesso club. Questi ha, anzi, dovuto anche ridurre gli introiti elargiti al Sassuolo con lo sponsor, che nella stagione 2014/2015 ammontavano a 22 milioni. Il fairplay finanziario voluto dalla UEFA, infatti, impone un tetto massimo del 30% degli incassi derivanti dallo sponsor sulle maglie rispetto a quelli totali realizzati da una squadra; oltre tale soglia scattano le indagini. Per questo, a fronte di ricavi totali per circa 60,7 milioni di euro nel 2015, il Sassuolo si è vista ridurre di 4 milioni la fetta dei ricavi derivanti dal Mapei. Nel 2011, a fronte di poco più di 20 milioni di ricavi, il club derivava il 71% dallo sponsor di casa Squinzi.

Nel complesso, le prime suddette cinque squadre fatturano grazie agli sponsor sulle maglie intorno ai 72 milioni di euro, l’86% del totale.

Ciò significa che le restanti dieci squadre dovranno spartirsi le briciole, ovvero qualcosa come poco più di 10 milioni di euro. Imbarazzante il confronto con le prime squadre europee per incassi: al Manchester United lo sponsor offre 65 milioni, l’80% di quanto incassato complessivamente dalla serie A, al Barcellona entrano 60 milioni, al Chelsea 56, all’Arsenal 42 e al Real Madrid 32. Di fatto, i primi tre club inglese detengono una quota del 50% dell’intero fatturato della Premier League relativo agli sponsor sulle maglie, percentuale del tutto simile a quella delle prime tre squadre della seria A. Ben più sbilanciato il rapporto in Spagna, dove le sole Real e Barça rappresentano insieme l’88% del totale.

 

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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