Spostamenti tra regioni: col certificato verde si potrà circolare in Italia liberamente

Che cos'è e come si richiede la certificazione verde per spostarsi tra regioni.
di
4 anni fa
1 minuto di lettura
Green Pass per viaggiare in Europa

Dal 26 aprile, grazie al ripristino della zona gialla, saranno possibili anche gli spostamenti tra regioni con la novità del certificato verde o pass verde. Dopo mesi di chiusure e restrizioni, il Governo ha deciso di puntare alle riaperture graduali delle attività e soprattutto di permettere gli spostamenti che da mesi erano vietati.

Certificato verde, che cos’è e quando serve

Dal 26 aprile gli spostamenti tra regioni gialle saranno liberi. Diverso il discorso per le regioni arancioni e rosse per cui servirà l’autocertificazione per gli spostamenti legati a motivi di salute, urgenza, lavoro e studio.

Anche per gli spostamenti legati al turismo servirà  la certificazione verde.

Il modello previsto dal Governo, segue quello europeo, l’ormai noto Green Pass, che sarà attivo da giugno e servirà per spostarsi tra Paesi europei. Anche nel caso del pass verde, infatti, per poter viaggiare tra regioni arancioni e rosse bisognerà rispettare uno dei seguenti criteri:
– dimostrare di aver ricevuto le due dosi di vaccino
– essere guariti dal Covid-19 da non più di sei mesi
– essersi sottoposto a tampone antigenico rapido o tampone molecolare non oltre le 48 ore precedenti dallo spostamento.

Pass verde, come richiederlo

Come richiedere la certificazione verde che permetterà di spostarsi tra le regioni? Prima di tutto va detto che questo pass avrà una validità di sei mesi per i vaccinati e di 48 ore per coloro che si sono sottoposti al tampone. La richiesta sarà direttamente a carico dal soggetto interessato alla struttura sanitaria che ha effettuato il vaccino o il tampone nelle 48 ore precedenti la partenza. Per i guariti dal Covid-19, la richiesta del certificato è soggetta direttamente dal medico curante o dall’ospedale.

Il certificato sarà rilasciato in formato digitale o cartaceo. Dovrà appunto attestare che il soggetto è vaccinato o negativo al tampone o guarito dal Covid-19. Chi non rispetta questi parametri non solo non potrà recarsi nelle regioni di interesse ma rischia anche una multa o il carcere.

Nella bozza del decreto, si legge anche che il pass verde «cessa di avere validità qualora, nel periodo di vigenza semestrale, l’interessato venga identificato come caso accertato positivo».

Infine, va detto che la certificazione verde dovrebbe restare attiva fino all’attivazione della piattaforma europea, ossia quando è prevista l’entrata in vigore il DGC-Digital Green Certificate. Ancora non ci sono date certe ma sembra che il Green Pass dovrebbe arrivare entro metà giugno per facilitare gli spostamenti tra paesi membri e dare una mano al turismo.

Vedi anche: Decreto covid 26 aprile, certificato verde tra regioni, riaperture e visite ai parenti: regole fino al 31 luglio

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