Questioni di ore e il destino del governo francese potrebbe essere segnato. L’ultimatum lanciato dal Rassemblement National al premier Michel Barnier scade oggi alle ore 15.00. Per quell’ora l’Assemblea Nazionale dovrà esaminare il provvedimento sulle pensioni. Destra e sinistra chiedono l’aumento degli assegni statali. Marine Le Pen non vuole neanche sentire parlare di aumentare le tasse sulle bollette elettriche. E lo spread BTp-Oat a 10 anni scendeva poco fa sotto i 35 punti base o 0,35%. I titoli di stato francesi offrivano il 2,89% contro il 3,235% degli omologhi italiani.
Rating Francia stabile, ma governo a rischio
Venerdì sera, l’agenzia S&P aveva risparmiato i bond francesi dalla scure, confermando il rating AA- con outlook stabile. Ma la seduta di oggi si è aperta all’insegna del nervosismo per la possibile caduta del governo Barnier. Se entro le suddette ore 15.00 non fossero accettate le richieste del Rassemblement National, questi voterà la mozione di censura (sfiducia) che la sinistra già in settimana presenterà all’esame dell’Assemblea. A quel punto, sarebbe impasse politico-istituzionale.
La Costituzione vieta nuove elezioni legislative prima di un anno. Si dovrà attendere almeno la prossima estate per tornare al voto e fino ad allora il governo in carica non disporrà di alcuna maggioranza parlamentare per fare approvare le sue leggi. Navigherà a vista e sarà quasi impossibile varare le riforme necessarie per sostenere la crescita economica e il risanamento dei conti pubblici. Lo spread BTp-Oat sarebbe destinato a restringersi ulteriormente, finanche ad azzerarsi nel caso di una crisi politica grave.
Spread BTp-Oat ed euro giù
Per capire quanto la situazione si sia deteriorata sul mercato sovrano transalpino, ecco un dato: il BTp 2072 rendeva 112 punti base o l’1,12% in più dell’Oat 2072 poco prima delle elezioni europee e dell’avvio del taglio dei tassi BCE a giugno.