Spread francese in rialzo a 80 punti dopo il declassamento del rating Moody’s

L'agenzia Moody's ha declassato il rating degli Oat e lo spread francese risale a 80 punti base. Ma sembra solo l'inizio.
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Moody's declassa rating Oat, spread francese su
Moody's declassa rating Oat, spread francese su © Licenza Creative Commons

Venerdì sera, a sorpresa, non essendovi in programma un aggiornamento del giudizio, l’agenzia Moody’s ha declassato il rating degli Oat da Aa2 ad Aa3 con outlook stabile, assegnando loro il quarto giudizio più alto della scala. La motivazione risiede nell’indebolimento delle finanze statali con i recenti sviluppi parlamentari. E lo spread francese risale questa mattina a 80 punti base o 0,80%. Mentre scriviamo, l’Oat a 10 anni offre il 3,04% contro il 2,24% del Bund tedesco. E il BTp a 10 anni offre il 3,38%, per cui il divario tra i nostri rendimenti e quelli della Francia è sceso fin sotto i 35 punti base o 0,35%.

BCE sostiene Oat

Lo spread francese era salito nelle scorse settimane fin sopra i 90 punti, ai massimi dal 2012. Da notare che durante la crisi dei debiti sovrani nel 2011, esso fosse arrivato a 180 punti. Dunque, la situazione è seria, ma ancora per fortuna di Parigi non drammatica. Tuttavia, c’è anche da dire che i titoli di stato transalpini stanno giovandosi in questi mesi del sostegno della Banca Centrale Europea. Cosa che mancò nel 2011 all’Italia, perlomeno in maniera strutturata.

Arriva Bayrou, stessi problemi

Il presidente Emmanuel Macron ha nominato primo ministro François Bayrou, il quarto di quest’anno. Centrista e rispettato da tutti gli altri partiti, si trova ad affrontare gli stessi problemi del predecessore: approvare un nuovo bilancio all’insegna dell’austerità fiscale senza una maggioranza parlamentare. Il Rassemblement National di Marine Le Pen ha dichiarato che non voterà una mozione di censura preventiva, volendo giudicare l’operato del nuovo governo dai fatti. Ma La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon ne ha già pronta una.

Lo spread francese più che a spaventare le parti, può fungere persino da aggravamento della crisi politico-istituzionale. In effetti, la Costituzione vieta di sciogliere l’Assemblea Nazionale per un periodo di un anno dalle ultime elezioni.

Dunque, non se parla almeno fino a giugno/luglio. I partiti possono anche comportarsi irresponsabilmente senza la paura di un’imminente sanzione popolare. Inoltre, più si tenderà al caos e maggiori le chance che Macron venga costretto alle dimissioni. E ci sperano sotto sotto tutti, persino i suoi più stretti alleati.

Spread francese quasi doppio da giugno

A questo punto, i rating degli Oat restano di 5 gradini più alti rispetto ai BTp per S&P e Fitch e 6 gradini per Moody’s. Fino alla scorsa primavera i primi due erano più in alto di 6 gradini, mentre fino a ieri il terzo sovrastava di 7. E lo spread francese si è allargato da inizio giugno di una media di 35 punti, altro segno che il mercato consideri gli Oat non più bond “core” alla pari dei Bund, bensì alla stregua dei Bonos spagnoli.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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