Prosegue la discesa dello spread in Italia, che ieri ha toccato il livello più basso dall’ottobre del 2021. E non era scontato dopo la caduta del governo francese, che sta rinvigorendo le tensioni politiche in Europa. Il differenziale di rendimento tra i nostri BTp e i Bund a 10 anni è sceso a 110 punti base o 1,10%. Il decennale italiano ha offerto meno del 3,20%, il rendimento minore dall’agosto del 2022. Soltanto il 7 novembre scorso, all’indomani dei risultati elettorali negli USA, sfiorava il 3,75%.
Legge di Bilancio 2025 rassicurante
Lo spread tra Italia e Francia si è anch’esso ristretto a 30 punti base. Un livello così basso non si è visto negli ultimi 17 anni. Se da un lato la politica fiscale di Roma ispira sempre più fiducia sui mercati finanziari, non lo stesso dicasi di Parigi. Il caos istituzionale di questi mesi e culminato con la sfiducia del governo più breve nella storia della Quinta Repubblica sta mettendo a dura prova i bond francesi. I loro rendimenti sono saliti persino al di sopra dei livelli greci.
E’ positivo che lo spread dell’Italia stia scendendo ancora prima che una delle principali agenzie internazionali alzi il rating sui nostri BTp. Fitch e DBRS hanno migliorato di recente il rispettivi outlook, un fatto che può portare entro la primavera prossima a una promozione vera e propria di un gradino nelle scale dei giudizi. La legge di Bilancio per il 2025 è stata varata all’insegna della disciplina fiscale, mentre Germania e Francia non sono state in grado di approvarne una, entrando verosimilmente entrambe in esercizio provvisorio per i primi mesi del prossimo anno.
Spread Italia verso ulteriore calo?
Anche se il problema per l’economia italiana ora riguarda la bassa crescita attesa sia per quest’anno che per il prossimo, un possibile ulteriore restringimento dello spread tra Italia e Germania resta possibile in direzione 100 punti.