Bisogna tornare indietro al culmine della drammatica crisi di debiti sovrani in Europa per trovare uno spread Oat-Bund a 10 anni più alto. Quest’oggi, il rendimento decennale francese è arrivato a superare quello tedesco di 90 punti base o 0,90%. Il dato è risultato essere ai massimi dal 2012. Il massimo fu raggiunto a fine 2011 sopra 180 punti o 1,80%. I mercati sono molto nervosi per via della possibilità che Marine Le Pen voti la sfiducia al governo di Michel Barnier. Essa sarà presentata verosimilmente dai partiti di sinistra prima di Natale.
Governo in mano a Le Pen
La leader della destra euroscettica non vuole sostenere i tagli alla spesa pubblica e gli aumenti delle tasse varati dal governo per 60 miliardi di euro con la nuova legge di bilancio. Soprattutto, dopo che la Procura di Parigi ha chiesto che venga condannata per uso improprio dei fondi europei con relativa condanna a 5 anni di esclusione dai pubblici uffici, teme che le sarà impedito di candidarsi alle elezioni presidenziali nel 2027. La ritorsione sarebbe pronta: far cadere il nuovo esecutivo, nato solamente a settembre. Ne scaturirebbe il caos, anche perché la Costituzione vieta di tenere nuove elezioni prima di un anno dalle precedenti.
Rischio di credito in aumento
Lo spread Oat-Bund segnala che il rischio di credito percepito dai mercati sui bond francesi è in salita. In effetti, i CDS a 5 anni segnalano un rialzo a 35 punti, ai massimi da due mesi. Sono titoli assicurativi contro il rischio di default. Ma a fine giugno, prima del primo turno delle elezioni legislative, erano arrivati a 38 punti. Il rendimento decennale italiano è adesso dello 0,40% più alto dell’omologo francese e in giornata il differenziale è sceso sotto tale soglia. Mai così basso dalla primavera del 2010.
Mentre scriviamo, lo spread Oat-Bund è di 85 punti o 0,85%. Prima delle elezioni europee di giugno, viaggiava sotto i 50 punti. Il deterioramento è evidente per i bond francesi.
Spread Oat-Bund, timori su effetto Grecia
Probabile che premier e Le Pen si accordino con reciproche concessioni. Servirebbe anche alla leader sovranista per dare un’immagine di coinvolgimento e riconoscimento da parte delle istituzioni, che ancora ad oggi le manca. Tuttavia, la spada di Damocle che pende sulla sua testa a causa del processo giudiziario rischia di sfasciare tutto. Da Palazzo Matignon, sede dell’esecutivo, si fa filtrare profonda preoccupazione per un “effetto Grecia” per il caso in cui il governo fosse sfiduciato. Il rischio che lo spread Oat-Bund salga fin sopra i livelli italiani, primeggiando nell’Eurozona, è alto. Sarebbe la fine di un’eccezione positiva della Francia sui mercati finanziari. D’altra parte, se la situazione politica si ricomponesse, la risalita dei rendimenti di questi giorni può costituire un’opportunità di acquisto. Ma la tregua in ogni caso sarebbe fragile.