In questi giorni si è parlato tanto del fenomeno dei cosiddetti “furbetti del Bonus Cashaback”.
Si tratta, sostanzialmente, di soggetti che, sfruttando alcune “falle” di questa misura, riescono ad ottenere un maggior rimborso o, addirittura, a scalare la classifica del super bonus cahsback per ottenere un premio fino a 3.000 euro l’anno.
Il metodo classico utilizzato dai “furbetti” è quello di frazionare (qualora possibile) un unico acquisto attraverso più di una transazione.
Metodi del tutto legali ma che per gli esercenti, in alcuni casi, possono rappresentare delle vere e proprie stangate, soprattutto in termini di commissioni addebitate agli stessi esercenti.
Ad ogni modo, questi furbetti del cashback potrebbero avere vita breve. Dopo le numerose denunce dei giorni scorsi da parte di diverse associazioni di categoria, la questione furbetti sembrerebbe volgere al termine. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, si starebbe mettendo a punto un nuovo algoritmo capace di individuare le transazioni in eccesso.
Bonus Cashback e Super Cashback
Il cosiddetto piano cashabck, sostanzialmente, si divide in 2 distinti bonus:
- il “bonus cashback”, che consiste in un rimborso pari al 10%, fino ad un massimo di 150 euro per ogni periodo di 6 mesi, degli acquisti effettuati nei negozi fisici con qualsiasi carta di pagamento.
- il “super bonus cashback”, che consiste in un premio pari a 1.500 euro per i primi 100 mila partecipanti che, nel singolo semestre di riferimento, abbiano totalizzato il maggior numero di transazioni con carte e app di pagamento registrati ai fini del Programma. Non c’è un importo minimo di spesa.
In entrambi i casi, dunque, a parità di spesa, effettuare un numero maggiore di transazioni conviene.
Algoritmo scova furbetti
Secondo le indiscrezioni trapelate dal ministero dell’Economia e delle Finanze, si starebbe mettendo a punto un nuovo algoritmo capace di scovare i furbetti del bonus cashaback.
Ad oggi, non si hanno molte informazioni in merito a questa nuova misura anti-furbetti. Probabilmente, il nuovo algoritmo sarà in grado di riconoscere (e quindi di non accreditare) le transazioni effettuate in un breve arco di tempo, con uno stesso Pos. Ovviamente, vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.