Stagflazione, ritorno possibile. Come prepararsi allo shock?

Stagflazione in arrivo per Bank of America. Non è lo scenario di base, ma un rischio esistente, spiegano gli analisti. Vediamo come prepararsi al possibile shock.
9 anni fa
4 minuti di lettura

Le principali banche centrali del pianeta potrebbero imbattersi presto in un rischio davvero inatteso: la stagflazione. Il termine è fuori moda in Occidente dalla fine degli anni Settanta, quando lo shock petrolifero, conseguente al forte rialzo delle quotazioni del petrolio sia nel 1973 che nel 1979, provocò un’impennata dell’inflazione in tutte le economie importatrici, contestualmente a un rallentamento dei loro tassi di crescita, che quasi si azzerarono o lasciarono il posto persino alla recessione. A lanciare l’allarme è stata con un report Bank of America-Merrill Lynch, secondo cui gli investitori dovrebbero quanto meno prepararsi a uno scenario di disoccupazione relativamente alta, crescita bassa e inflazione alta.

Per quanto il rischio non sia contemplato nello scenario di base, chiariscono gli analisti dell’istituto, il mercato potrebbe desiderare proteggersi contro di esso.

Che dicono i dati

Ma è realistico ipotizzare uno scenario simile, quando i governatori centrali di mezzo mondo stanno azionando da anni le loro stamperie, nel tentativo disperato di impedire lo scivolamento delle rispettive economie nella deflazione? A guardare i dati odierni, diremmo che si tratterebbe di una stramberia il solo pensiero. L’inflazione a febbraio nell’Eurozona è scesa al -0,2% su base annua, mentre negli USA è ancora all’1% e in Giappone poco sopra lo zero. La BCE ha tagliato le stime a marzo per quest’anno dall’1% atteso a dicembre allo 0,1%, ovvero di ben il 90% in appena 3 mesi. Le quotazioni dell’oro, pur in rialzo di quasi il 15% dall’inizio dell’anno, non stanno registrando una performance così eclatante da destare il sospetto che gli investitori stiano rifugiandosi nel metallo per ripararsi da un’avvertita perdita del potere di acquisto. Anzi, su base mensile mostrano un leggero ripiegamento.  

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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