Stagflazione, ritorno possibile. Come prepararsi allo shock?

Stagflazione in arrivo per Bank of America. Non è lo scenario di base, ma un rischio esistente, spiegano gli analisti. Vediamo come prepararsi al possibile shock.
9 anni fa
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Cosa accadrebbe con un’impennata del greggio

Se improvvisamente un barile costasse il doppio, arrivando a 70-80 dollari, le ripercussioni sull’inflazione sarebbero visibili, mentre la crescita economica ne risentirebbe negativamente in tutto l’Occidente. Le banche centrali potrebbero reagire come negli anni Settanta, ovvero astenendosi dall’avviare una stretta monetaria immediata, in modo da sostenere l’economia e di fare attecchire le aspettative d’inflazione, ma come allora, la situazione potrebbe sfuggire di mano. Nel 1980, la crescita dei prezzi superò il 13% negli USA e il 20% in Italia.

Per fortuna, quei livelli non furono più toccati, ma il loro ridimensionamento non fu facile, bensì frutto di strette dolorose, che tra il 1981 e il 1982 fecero entrare l’America in recessione.

Quali assets comprare con stagflazione?

Difficilmente si arriverebbe a un’inflazione a due cifre, mentre per potere parlare di stagflazione BofA chiarisce che il pil USA dovrebbe crescere meno dell’1,4%, mentre il trend dei prezzi di lungo termine registrare un aumento trimestrale di almeno il 2,3%. Secondo più di un analista, quanto paventato dall’istituto non sarebbe un rischio così lontano, se si considera che nell’ultimo trimestre del 2015 il pil americano è cresciuto di appena l’1%, mentre a gennaio l’inflazione di lungo termine si è attestata all’1,3%, doppiando lo 0,7% del mese precedente. Stando così le cose, potremmo stare relativamente tranquilli sul fatto che non dovremmo tornare ai livelli di stagflazione di fine anni Settanta-inizio anni Ottanta. In ogni caso, chi volesse prepararsi allo shock, sempre che crediate che sia reale, deve sapere che in questi casi gli assets che mostrano una performance sopra la media sono i Treasuries e l’oro, mentre il mercato azionario e il dollaro diventano relativamente deboli.  

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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