Dal 20 luglio 2016 è possibile aprire una startup innovativa direttamente online collegandosi alla piattaforma di Unioncamere e Infocamere. La procedura senza notaio è semplice e in Italia già alcune realtà l’hanno inaugurata con successo. Eppure questa novità all’insegna della semplificazione potrebbe avere dei risvolti negativi che è opportuno considerare.
Aprire una startup in 30 minuti senza notaio: primo caso in Italia
L’assenza del notaio nell’apertura della startup innovativa nasconde il rischio di un abbassamento dei controlli riguardo la legalità sul contenuto dell’atto o la legittimazione delle parti coinvolte.
Startup senza notaio: è rischioso?
Per ovviare a questo rischio la procedura di registrazione prevede una sorta di paracadute. Il primo step dell’iscrizione al Registro delle Imprese prevede infatti un passaggio provvisorio nella sezione speciale. C’è un arco temporale di 15 giorni in cui la start up deve essere sottoposta ai controlli prima di risultare iscritta in via definitiva.
Ma questo non risolve tutti i problemi. Immaginiamo ad esempio il caso di una startup prima inserita nel Registro e poi giudicata non idonea. Di fatto ci si troverebbe di fronte ad una società dotata di personalità giuridica ma sprovvista dei requisiti che ne autorizzano la costituzione tramite procedura semplificata.