Stellantis perde un altro pezzo, ma stavolta la scelta è strategica

La cessione di Comau da Stellantis a OEP segna un passo strategico, con focus su innovazione e tutela degli interessi italiani.
2 giorni fa
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Stellantis
Stellantis fa male i conti © Licenza Creative Commons

Che l’automotive stia vivendo un periodo davvero difficile, non è ormai un mistero. Stavolta però perdere un pezzo potrebbe non essere segno di cedimento, ma di lungimiranza verso obiettivi più proficui. Il colosso automobilistico Stellantis, nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e il gruppo PSA, ha recentemente annunciato la cessione del 50,1% di Comau, azienda specializzata in automazione industriale e robotica avanzata, al fondo statunitense One Equity Partners (OEP). Stellantis manterrà una partecipazione del 49,9% in Comau, continuando a essere un azionista di minoranza attivo.

Dettagli dell’operazione

La vendita di Comau rientra nella strategia di Stellantis di focalizzarsi sulle attività principali nel settore automobilistico, delegando la gestione di Comau a un partner con esperienza nel settore dell’automazione industriale. OEP, con una solida esperienza in investimenti nei settori industriale, sanitario e tecnologico, è considerato il partner ideale per guidare Comau verso una crescita autonoma e l’espansione in nuovi mercati.

Il governo italiano ha esaminato attentamente l’operazione attraverso la normativa del “Golden Power”, che consente di intervenire in transazioni riguardanti asset strategici per il Paese. Dopo un’attenta valutazione, l’esecutivo ha dato il via libera alla cessione, imponendo alcune condizioni per garantire la tutela degli interessi nazionali. Tra queste, il mantenimento degli impianti produttivi e delle funzioni centrali di Comau in Italia, nonché l’assicurazione di un adeguato livello di investimenti in ricerca e sviluppo.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato l’importanza di garantire che l’operazione abbia un impatto positivo sull’occupazione nel medio-lungo termine, evidenziando l’impegno del governo nella salvaguardia dei posti di lavoro e nella promozione dell’innovazione tecnologica nel Paese.

Implicazioni per il settore automobilistico e l’automazione industriale

La cessione di Comau rappresenta una mossa strategica per Stellantis, permettendo al gruppo di concentrare le proprie risorse sul core business automobilistico, in un contesto di mercato caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici e dalla transizione verso l’elettrificazione e la digitalizzazione dei veicoli.

Allo stesso tempo, l’operazione offre a Comau l’opportunità di crescere come entità autonoma, beneficiando del supporto e delle risorse di OEP per espandere la propria presenza nel mercato globale dell’automazione industriale.

Per l’Italia, la salvaguardia degli impianti produttivi e degli investimenti in ricerca e sviluppo rappresenta un elemento cruciale per mantenere il Paese competitivo nel settore dell’automazione e della robotica, settori chiave per l’industria del futuro. L’operazione potrebbe inoltre stimolare ulteriori investimenti stranieri nel Paese, rafforzando il tessuto industriale e creando nuove opportunità occupazionali.

In conclusione, la cessione della maggioranza di Comau a OEP segna un passaggio significativo sia per Stellantis che per l’industria italiana dell’automazione. Con l’ingresso di un partner specializzato come OEP, Comau è posizionata per affrontare nuove sfide e cogliere opportunità in un mercato globale in rapida evoluzione, mentre Stellantis può focalizzarsi sulle proprie attività principali, contribuendo alla crescita e all’innovazione nel settore automobilistico.

I punti più importanti…

  • Stellantis ha venduto il 50,1% di Comau a One Equity Partners, mantenendo una partecipazione del 49,9%.
    Il governo italiano ha approvato l’operazione con condizioni, tra cui il mantenimento degli impianti e investimenti in Italia.
    L’accordo permette a Stellantis di concentrarsi sul core business automobilistico e a Comau di espandersi nell’automazione industriale.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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