La rivalità tra Nord e Sud è stata discussa a livello cinematografico per anni, con film più o meno riusciti. La divisione ancora rimane, economicamente parlando e di conseguenza anche dal punto di vista sociale. Un’Italia che corre a doppia velocità rispetto all’altra risulta un concetto difficile da digerire, ma quanto mai reale e – soprattutto – attuale. Lo dimostra l’ultima classifica redatta dal portale JobPricing, che ha analizzato gli stipendi dei lavoratori in Italia. Le regioni meridionali faticano a tenere il passo di quelle settentrionali, che fanno corsa a sé.
Il dominio del Nord
La Lombardia è prima per distacco, con una retribuzione annua lorda pari a 31.711 euro. Sul secondo gradino del podio sale l’Emilia Romagna, con i suoi 30.286 euro. Terzo il Trentino Alto Adige, che si ferma a 29.889 euro. Le prime cinque posizioni sono occupate interamente dalle regioni del Nord. Al quarto posto troviamo la Liguria, dove i lavoratori ricevono in media uno stipendio pari a 29.789 euro. Quinta posizione per il Piemonte, che fa segnare un dato analogo, 29.778 euro. Andando più in profondità, nelle prime 10 posizioni, troviamo tutte e 8 le regioni settentrionali. Al settimo posto il Veneto, con i suoi 29.615 euro. Ottava la Valle d’Aosta, con una retribuzione lorda di 28.708 euro. In decima posizione ecco il Friuli Venezia Giulia, con 28.503 euro.
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Le altre regioni
Il Centro riesce a difendersi principalmente con il Lazio, sesto con 29.686 euro. Nona la regione Toscana, che arriva a quota 28.537 euro. Undicesime le Marche, con 27.226 euro, che si mettono alle spalle la Campania, dove lo stipendio medio è di 26.880 euro. La classifica di JobPricing mette poi l’Abruzzo (13) e la Sardegna (14), con rispettivamente 26.304 e 26.003 euro. Quindicesima l’Umbria (25.832 euro), seguita da Sicilia (16) e Puglia (17), dove lo stipendio rimane di poco sopra ai 25.000 euro.
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