Buone notizie per colf e badanti. Dal prossimo 18 gennaio gli stipendi dei collaboratori domestici potrebbero salire fino a 125 euro al mese in più per via dell’adeguamento delle tariffe in base all’inflazione registrata nel 2022.
Un passo importante verso retribuzioni più in linea con il carovita che, da un lato non possono che far felici colf e badanti, ma dall’altro renderanno più costoso per le famiglie avvalersi di indispensabile manodopera domestica.
Colf e badanti, verso stipendi più alti
Nel dettaglio, l’aumento sarà di circa il 9% e riguarderà colf, badanti e collaboratori domestici che non usufruiscono anche di vitto e alloggio.
Tutto è però ancora in via di definizione. Il prossimo 16 gennaio è infatti previsto un incontro fra il sindacato dei datori di lavoro Assindacolf e la Commissione nazionale per l’aggiornamento retributivo relativo alle figure contemplate nel contratto nazionale del lavoro domestico.
Si cercherà un punto d’incontro accomodante fra i datori di lavoro con colf e badanti per non pesare eccessivamente sui conti delle famiglie più bisognose. Se dal tavolo non sortirà un accordo che soddisfi tutte le parti coinvolte, l’aumento scatterà in modo automatico dal 18 gennaio, come previsto dall’articolo 38 del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico.
Quanto costa una badante
Ma quanto costa la prestazione di una colf o badante? Il costo, come sempre, dipende dal numero di ore che si richiedono e dal tipo di prestazione. Generalmente si aggira intorno ai 1.000 euro al mese comprensivo di tredicesima mensilità.
Volendo fare un esempio pratico, una colf o badante non convivente che presta la sua attività per 30 ore settimanali costa al datore di lavoro circa 926 euro al mese. Con l’adeguamento tariffario 2023, lo stipendio salirebbe di 86 euro, a 1.102 euro al mese.
Costi maggiori, invece, per la badante convivente. La prestazione a tempo pieno passa da 1.026 euro circa a 1.121 (circa 95 euro in più in busta paga). Ma il costo per la famiglia può lievitare fino a circa 125 euro al mese con Tfr, tredicesima e ferie. In un anno si passano quindi i 1.625 euro in più.
Per una babysitter di un bambino sotto i sei anni (a tempo pieno non convivente) che lavora 40 ore a settimana i costi sono ancora maggiori. Si passa da una retribuzione di 1.234 euro nel 2022 a 1.348 nel 2023 (114 euro in più in busta paga). Per il datore di lavoro, il costo complessivo annuo passerebbe da 18.958 euro a 20.701 (1.743 euro annui in più).