Sorridono i circa 1,2 milioni di lavoratori agricoli in Italia. Per i prossimi due anni lo stipendio si alzerà del 4,7% recependo l’incremento dell’inflazione Istat. Lo fa sapere la Coldiretti che ha siglato coi sindacati di categoria il nuovo contratto di lavoro.
La firma, avvenuta il 24 maggio scorso, riguarda il contratto biennale 2022-2023 e interessa anche più di 200 mila aziende agricole. Per i lavoratori si tratta, invece, di aumenti salariali che saranno accompagnati anche da novità previdenziali.
Lavoratori agricoli, nuovo contratto 2022-2023
Più nel dettaglio, il nuovo contratto dei lavoratori agricoli prevede aumenti del 4,7% nel biennio 2022-2023 scaglionati in tre tranche:
- la prima pari al 3% erogata da giugno:
- la seconda pari all’1,2% a gennaio 2023;
- la terza dello 0,5% a giugno 2023.
In termini economici, l’aumento in busta paga pe ri lavoratori agricoli si traduce in circa 72 euro in più per ogni lavoratore stagionale qualificato nell’arco dei due anni.
Aumenta il congedo di maternità
Fra le altre novità che compaiono nel nuovo contratto dei lavoratori agricoli c’è anche l’aumento dei periodi di congedo obbligatorio di maternità. Gli accordi 2022-2023 per operai agricoli e florovivaisti prevedono infatti l’integrazione del 20% del congedo obbligatorio di maternità rispetto ai 5 mesi riconosciuti dall’Inps indennizzati pari all’80% della retribuzione.
Inoltre, per gli operai a tempo indeterminato l’assegno di solidarietà coprirà anche gli interventi chirurgici e non più solo le gravi patologie e verrà istituita una «Cassa Rischio Vita». Si prevede, inoltre, l’aumento da due a tre mesi dell’indennità per lavoratrici vittime di violenza di genere.
Rivisto anche il regime di classificazione degli operai florovivaisti, con l’inserimento di nuovi e importanti profili professionali e l’integrazione di figure già esistenti che necessitavano di un aggiornamento.