Stipendio in Italia 2024: quanto ti portano via le imposte?

Le imposte e i contributi sullo stipendio in Italia nel 2024 incidono significativamente, riducendo di molto il reddito netto dei lavoratori
6 mesi fa
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calcolo stipendio
Foto © Investireoggi

L’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) rappresenta una delle principali imposte che gravano sui redditi dei lavoratori in Italia. Per il 2024, il sistema di tassazione è stato rivisitato per semplificare le aliquote e rendere il carico fiscale più equo e progressivo. Questo articolo esplorerà le attuali trattenute IRPEF sullo stipendio, delineando i nuovi scaglioni di reddito, le aliquote applicate e l’impatto complessivo sulle buste paga dei lavoratori italiani.

Con la riforma fiscale introdotta nel 2024, gli scaglioni IRPEF sono stati ridotti da quattro a tre.

Questa semplificazione mira a rendere il sistema più comprensibile e a garantire una maggiore equità fiscale. Di seguito, le nuove aliquote applicate per ciascuno scaglione di reddito:

  • Fino a 28.000 euro: Aliquota del 23%;
  • Da 28.001 a 50.000 euro: Aliquota del 35%;
  • Oltre 50.000 euro: Aliquota del 43%.

Come si calcola lo stipendio netto

Questi cambiamenti segnano un tentativo di mantenere il principio di progressività fiscale, ovvero un sistema in cui le imposte aumentano proporzionalmente all’aumento del reddito.

Un altro aspetto rilevante della riforma è l’ampliamento della “no tax area“. Per il 2024, i lavoratori dipendenti e i pensionati con un reddito annuo fino a 8.500 euro non sono soggetti a IRPEF. Questa soglia è stata aumentata rispetto agli anni precedenti, dove era fissata a 8.145 euro. Per i lavoratori autonomi, la no tax area rimane invece invariata a 5.500 euro.

Per comprendere meglio come le trattenute IRPEF incidano sullo stipendio, è utile esaminare il processo di calcolo dell’imposta netta. Il punto di partenza è il reddito lordo annuale del lavoratore, dal quale vengono sottratti i contributi previdenziali obbligatori. Il reddito residuo, noto come imponibile fiscale, è soggetto alle aliquote IRPEF secondo i vari scaglioni.

Il calcolo prosegue con l’applicazione delle detrazioni fiscali, che variano in base a diversi fattori come il tipo di reddito (lavoro dipendente, pensione, autonomo), i carichi di famiglia e altre spese deducibili.

Queste detrazioni possono ridurre significativamente l’imposta lorda, fino a portarla a zero per i redditi più bassi.

Il calcolo dell’IRPEF

Un esempio pratico può aiutare a chiarire il concetto. Supponiamo che un lavoratore dipendente abbia un reddito lordo annuo di 35.000 euro. Il calcolo dell’IRPEF per il 2024 sarebbe il seguente:

  • Fino a 28.000 euro: 23% di 28.000 = 6.440 euro;
  • Da 28.001 a 35.000 euro: 35% di 7.000 = 2.450 euro.

L’IRPEF totale lorda sarebbe quindi 8.890 euro. Da questa cifra si sottraggono le detrazioni applicabili, che possono includere detrazioni per il lavoro dipendente e per carichi di famiglia, riducendo l’imposta netta da pagare

Il sistema fiscale italiano prevede varie detrazioni che possono ridurre l’importo dell’IRPEF dovuta. Tra queste, le più rilevanti sono:

  • Detrazioni per il lavoro dipendente: Fino a 1.955 euro per redditi fino a 15.000 euro;
  • Detrazioni per carichi di famiglia: Per figli a carico, coniuge e altri familiari;
  • Bonus IRPEF: bonus di 100 euro al mese (1.200 euro annui) per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 15.000 euro.

Oltre all’IRPEF, dallo stipendio lordo vengono trattenuti anche i contributi previdenziali. Per i lavoratori dipendenti, l’aliquota contributiva è pari al 9,19% del reddito lordo. Questi contributi sono destinati a finanziare il sistema pensionistico e altre forme di assistenza sociale.

IRPEF e contributi: quanto pesano sullo stipendio (esempio)

Le trattenute IRPEF, combinate con i contributi previdenziali, rappresentano una parte significativa delle trattenute totali sullo stipendio lordo. Tuttavia, grazie alle detrazioni e ai bonus, il carico fiscale effettivo può essere ridotto, specialmente per i redditi più bassi.

Per un lavoratore con un reddito lordo di 35.000 euro, ad esempio, le trattenute totali possono ridurre significativamente il reddito netto. Ecco un calcolo approssimativo:

  • Reddito lordo: 35.000 euro
  • Contributi previdenziali: 3.217 euro (9,19% del lordo)
  • Reddito imponibile: 31.783 euro
  • IRPEF lorda: 8.890 euro (come calcolato sopra)
  • Detrazioni fiscali: 1.500 euro (ipotetico)
  • IRPEF netta: 7.390 euro
  • Reddito netto: 35.000 – 3.217 – 7.390 = 24.393 euro

Questo esempio mostra come le trattenute fiscali e previdenziali possano ridurre il reddito netto di un lavoratore.

Tuttavia, grazie alle detrazioni e ai bonus, l’impatto complessivo può essere mitigato. Lo stipendio netto, nell’esempio, rappresenta il 69,70% del reddito lordo. Quindi, possiamo dire che orientativamente, le imposte e i contributi, hanno un peso di circa il 30% sullo stipendio. La percentuale, tuttavia, è nella realtà più alta in quanto bisogna considerare anche le addizioni regionale e comunale all’IRPEF.

Riassumendo…

  • nuovi scaglioni IRPEF 2024: Tre aliquote fiscali: 23%, 35%, 43%
  • ampliamento no tax area: Fino a 8.500 euro per dipendenti e pensionati
  • calcolo dell’imposta netta: Reddito lordo meno contributi previdenziali, meno detrazioni
  • bonus 100 euro mensili per redditi fino a 15.000 euro
  • contributi previdenziali: Aliquota contributiva del 9,19% del reddito lordo
  • le imposte e i contributi pesano più del 30% sullo stipendio.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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