Stralcio cartelle. Per artigiani e commercianti i contributi si recuperano tramite il cassetto fiscale

La Legge di bilancio 2023 ha disposto il c.d. stralcio automatico delle cartelle ossia dei singoli debiti 2000-2015 di importo fino a mille euro, per i debiti INPS l'annullamento è revocabile
1 anno fa
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Grazie al DL Lavoro (DL 48/2023), coloro i quali hanno beneficiato dello stralcio delle cartelle 2000-2015 fino a mille euro per debiti previdenziali verso l’INPS, possono richiederne il riconteggio all’istituto di previdenza ed effettuare il pagamento del debito in precedenza annullato.

La prima domanda che sorge spontanea è perché un contribuente che si è visto annullare dei debiti per legge, decide di richiedere il riconteggio degli stessi per poi effettuare il relativo versamento. Ebbene, non per tutti i lavoratori opera il c.

d. principio di automaticità delle prestazioni (articolo 2116 c.c.). Infatti per molti il proprio monte contributivo che poi determina la pensione spettante dipende dall’effettivo versamento dei contributi. Da qui è chiaro che lo stralcio del debito ha degli effetti negativi sulla pensione. Si tratta comunque di contributi non versati.

Si pensi agli iscritti alle Gestioni degli artigiani e dei commercianti, dei lavoratori autonomi agricoli e ai professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS.  Se questi soggetti non versano contributi non avranno diritto ad alcuna pensione, se non forse a quelle minima.

Lo stralcio delle cartelle e la richiesta di riconteggio

La Legge n° 197/2022, Legge di bilancio 2023, ha disposto il c.d. stralcio automatico delle cartelle ossia dei singoli debiti anni 2000-2015 di importo fino a mille euro.

L’importo di 1000 euro:

  • doveva essere verificato alla data del 1° gennaio 2023;
  • è comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni.

Rilevava il singolo debito (non si dovevano sommare tutti i debiti ossia i singoli ruoli contenuti nella cartella).

Sono oggetto di annullamento i debiti verso: amministrazioni statali, agenzie fiscali o ente pubblico previdenziale. Da qui, anche i debiti verso l’INPS sono stati annullati alla data del 30 aprile 2023.

Stralcio cartelle. Per artigiani e commercianti i contributi si recuperano tramite il cassetto fiscale

Con la circolare n°86 del 10 ottobre l’INPS ha spiegato come recuperare i contributi oggetto di stralcio delle cartelle.

La circolare è stata adottata in virtù delle previsioni di cui all’art. 23-bis, commi da 1 a 3) del DL 48/2023.

Decreto che permette a coloro i quali hanno beneficiato dello stralcio delle cartelle 2000-2015 fino a mille euro per debiti previdenziali verso l’INPS, di:

  • richiedere il riconteggio del debito all’istituto di previdenza ed
  • effettuare il pagamento del debito in precedenza annullato.

In tal modo, con l’annullamento dello stralcio dei contributi e il versamento integrale  il singolo lavoratore va ad alimentare il proprio monte contributivo ai fini pensionistici.

Circolare INPS e modalità di presentazione domanda di riconteggio

Nella circolare citata l’INPS ha spiegato come presentare domanda di riconteggio entro il prossimo 10 novembre.

Ebbene:

  • per i lavoratori iscritti alle Gestioni degli artigiani e dei commercianti la domanda può essere inoltrata tramite il “Cassetto previdenziale Artigiani e Commercianti”, selezionando la voce “Ruoli/avvisi di addebito” oppure, solo in caso di decesso del titolare dei crediti stralciati, via PEC all’indirizzo della Struttura INPS territorialmente competente da parte degli aventi diritto;
  • per i lavoratori agricoli autonomi la domanda può essere inoltrata tramite il “Cassetto previdenziale per agricoltori autonomi”, selezionando la voce “Avvisi di addebito” oppure, solo in caso di decesso del titolare dei crediti stralciati, via PEC all’indirizzo della Struttura INPS territorialmente competente da parte degli aventi diritto;
  • per i committenti iscritti alla Gestione separata dell’INPS la richiesta può essere inoltrata tramite il “Cassetto previdenziale per committenti della Gestione Separata”, selezionando la voce “Altro” e allegando l’istanza stessa, o tramite PEC all’indirizzo della Struttura INPS territorialmente competente;
  • per i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS, la richiesta può essere inoltrata tramite il “Cassetto previdenziale Liberi professionisti”, selezionando la voce “Altro” e allegando l’istanza stessa, o tramite PEC all’indirizzo della Struttura INPS territorialmente competente.

Una volta ricevuto riscontro dall’INPS, entro il 31 dicembre 2023 è necessario effettuare il versamento del debito oggetto di riconteggio.

Riassumendo…

  • La Legge di bilancio 2023, ha disposto il c.d. stralcio automatico delle cartelle ossia dei singoli debiti anni 2000-2015 di importo fino a mille euro, l’annullamento è revocabile;
  • l’annullamento ha riguardato anche i debiti verso l’INPS;
  • è possibile richiedere il riconteggio del debito all’INPS ed effettuare il pagamento del debito in precedenza annullato;
  • così facendo si va ad alimentare il proprio monte contributivo ai fini pensionistici.
  • per artigiani e commercianti la domanda deve essere presentata tramite il cassetto fiscale.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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