Il tg satirico Striscia la Notizia svela la beffa del canone RAI. Così, infatti, le grandi aziende non lo pagano e i cellulari invece sì? Perché il programma TV di Antonio Ricci è tornato ad occuparsi della tassa di possesso del televisore. Non quella pagata dalle famiglie, ma il canone RAI speciale che dovrebbero pagare le aziende. Ma il condizionale è davvero d’obbligo.
Con la rubrica ‘Rai Scoglio 24’ di Pinuccio, infatti, Striscia la Notizia svela la beffa del canone RAI. Dato che, a quanto pare, ad evadere la tassa sarebbero nel nostro Paese tantissime aziende.
Striscia la Notizia svela la beffa del canone RAI: così le grandi aziende non lo pagano e i cellulari invece sì?
Ed il tutto mentre l’amministratore delegato della RAI vorrebbe far pagare il cosiddetto abbonamento TV pure ai possessori di smartphone e di tablet. Ma Striscia la Notizia svela la beffa del canone RAI speciale.
Che sarebbe evaso da imprese che spaziano dalle grandi società operanti nella grande distribuzione organizzata alle compagnie di assicurazione. E passando per le banche, le stazioni ferroviarie e addirittura pure qualche aeroporto nel nostro Paese.
Cos’è il canone RAI speciale e chi lo deve pagare
Con Striscia la Notizia che svela la beffa del canone RAI, quando l’abbonamento è detto speciale? La risposta è semplice in quanto l’abbonamento RAI si paga pure al di fuori dall’ambito familiare.
Si tratta, nello specifico, di locali aperti al pubblico e, tra l’altro, degli esercizi pubblici che sono in possesso di apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive. In questo caso scatta il pagamento del canone RAI speciale indipendentemente dall’uso che si fa dell’apparecchio.
Anche se, per esempio, non si vedono i canali TV ma si sfrutta l’apparecchio per la visione di filmati dimostrativi, di videocassette o televideo.