Dopo la crisi globale che ha messo in ginocchio numerosi stati europei ancora non è possibile parlare di ripresa, visto che anche i dati diffusi dall’Istat la scorsa settimana, indicano che il Pil degli ultimi tre mesi del 2011 è sceso di circa 0,4 punti percentuali rispetto ad un anno prima.
LE SOGLIE DI CONGRUITA’ SARANNO ABBASSATE
Per venire incontro ai settori maggiormente colpiti dalla crisi, l’agenzia delle entrate ha diffuso settimana scorsa le direttrici di intervento in materia di studi di settore prevedendo alcuni ritocchi in determinati settori.
L’obiettivo è anche quello di affinare costantemente lo strumento degli studi di settore tenendo maggiormente in considerazione i costi sostenuti da imprese e da professionisti in modo tale da evitare eventuali manipolazioni o “sofisticazioni” da parte degli addetti ai lavori.
IL FISCO PUNTA AL PAGAMENTO SPONTANEO DEL DEBITO
Un primo step è fissato per la prima settimana di Pasqua, quando i risultati saranno presentati ad una apposita commissione ( in cui sono presenti gli ordini, l’amministrazione finanziaria e le categorie professionali) ai fini dell’approvazione.
Inoltre l’agenzia punta molto sull’incentivazione dell’adeguamento spontaneo in modo da avviare pratiche di pagamento spontaneo e di premiazione dei contribuenti onesti.
SOCIETA’ IN PERDITA’: PIU’ TOLLERANZA
L’adeguamento del fisco agli effetti della crisi non riguarda esclusivamente i correttivi da applicare agli studi di settore. Infatti le società che risultano in perdita fiscale per il terzo anno consecutivo verranno considerate alla stregua di società di comodo ed assoggettate ad un aggravio di Ires che raggiungerà l’aliquota del 38 per cento. Tuttavia l’amministrazione dovrebbe varare a breve una circolare in modo da chiarire in quali casi le passività siano da imputare ad una situazione congiunturale e in quali casi invece si è in presenza di una società con rosso in bilancio persistente. (Società di comodo: Ires maggiorata del 10,5%)
Per il nuovo redditometro vi dovrebbero essere dei correttivi, mentre per i metodi di riscossione alcuni interventi hanno già permesso di fruire di sistemi più flessibili di pagamento. In questa direzione vanno letti gli ultimi procedimenti che mirano a togliere la rateazione del debito nel caso in cui non vengano versate due rate consecutive (in precedenza l’agevolazione veniva eliminata anche se le rate non erano consecutive).