Studi di settore: Semplificazioni e Novità 2016
Le semplificazioni per gli studi di settore applicabili al periodo d’imposta 2015 sono state confermate con la circolare n. 24/E/2016 con la quale l’Agenzia passa in rassegna le principali novità applicabili agli studi di settore che dovranno essere elaborati con il modello Unico 2016.
Studi di settore 2016: novità, istruzioni e modelli
Da quest’anno è confermata l’eliminazione dell’obbligo di presentare i modelli Ine (Indicatori di normalità economica) e il modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore per i contribuenti che hanno cessato l’attività nel corso del periodo d’imposta o che si trovano in liquidazione ordinaria.
Questi due adempimenti, con riferimento all’anno d’imposta 2015, risultano non più necessari poiché eventuali ricavi/compensi non dichiarati o rapporti di lavoro irregolare potranno essere efficacemente rilevati attraverso l’integrazione e l’analisi delle diverse banche dati a disposizione dell’Agenzia.
Più snella anche la compilazione di alcuni dati extracontabili del modello, fra cui la composizione del quadro A legato al personale impiegato nell’attività, dove sono state accorpate le informazioni richieste con riferimento alle diverse figure professionali dei dipendenti e degli altri addetti all’attività.
Infine nel quadro F, con lo scopo di semplificarne la struttura, per gli studi evoluti nel periodo d’imposta 2015 analogamente a quanto avvenuto già lo scorso anno è stato accorpato il contenuto dei righi F14 e F15. Pertanto per gli studi evoluti nei periodi d’imposta 2014 e 2015 il modello dei dati contabili passerà direttamente dal rigo F14 al rigo F16. questo al fine di garantire una certa omogeneità nella numerazione del quadro F con gli anni precedenti. Per i modelli evoluti nel 2013 persiste, invece, ancora l’indicazione distinta (F14 ed F15).