Con l’acquisto di una stufa a pellet, si può beneficiare di due tipologie di agevolazioni fiscali. Vediamo insieme quale è opportuno adoperare e quali criteri e condizioni rispettare.
La stufa a pellet è una caldaia che permette di riscaldare la propria abitazione in maniera ecologica, pratica e conveniente. Sia l’acquisto che l’istallazione della stufa sono soggette ad agevolazioni. La convenienza della stufa a pellet dipende da molti fattori, dalla grandezza dell’abitazione, e dall’uso che sé né fa.
Stufa a pellet: agevolazioni fiscali
Le agevolazioni fiscali per la stufa a pellet sono sotto forma di una detrazione Irpef in base all’acquisto e all’istallazione. Si ha la possibilità di richiedere gli interventi di ristrutturazione edilizia o come detrazione ai fini dell’efficienza energetica dell’abitazione. In base a quanto previsto dalla normativa di riferimento, sul prezzo relativo all’acquisto e all’installazione, può essere applicata una detrazione Irpef del 50% o del 65%. Per poter usufruire delle agevolazioni bisogna che l’acquisto sia accompagnato dalla dichiarazione di prestazione da parte del produttore della stufa a pellet e un visto di conformità da parte del tecnico abilitato per l’installazione della nuova caldaia. Analizziamo le due agevolazioni fiscali, detrazione IRPEF al 50% i al 65%.
Stufa a pellet: agevolazione fiscale 50%
La detrazione IRPEF del 50% riguarda l’agevolazione fiscale prevista per gli interventi di ristrutturazione edilizia e tra questi rientra anche l’acquisto di una stufa a pellet. In base a quanto stabilito dall’articolo 16-bis del Tuir, la detrazione IRPEF al 50% può essere richiesta in caso di interventi di ristrutturazione edilizia o di risparmio energetico.
Le agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie sono state confermate dalla Legge di bilancio 2017 per tutto il prossimo anno.
In questo modo, i contribuenti grazie agli incentivi possono detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione di immobili adibiti ad uso residenziale, fino ad un limite di spesa pari a 96mila euro per unità immobiliare.