Stufa a pellet: quali agevolazioni fiscali sono previste?

Acquisto di stufa a pellet, quali agevolazioni fiscali sono previste? Vediamo insieme chi può beneficiare delle agevolazioni fiscali e a quali condizioni.
8 anni fa
3 minuti di lettura

Bonus Ristrutturazioni: chi può ottenerlo?

Non sono soltanto i proprietari dell’immobile a poter accedere al bonus ristrutturazione, ma anche gli inquilini in affitto, gli usufruttuari e i nudi proprietari. Sono detraibili i seguenti interventi:

  • le opere di manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio;
  • la manutenzione straordinaria;
  • la ristrutturazione edilizia;
  • il risanamento conservativo.

Per poter usufruire delle agevolazione sulle ristrutturazione, bisognerà essere in possesso della fattura e del bonifico parlante. Nel caso della stufa a pellet bisognerà conservare anche dichiarazione di prestazione da parte del produttore della stufa a pellet e un visto di conformità da parte del tecnico abilitato per l’installazione.


L’agevolazione fiscale al 50% riguarda esclusivamente nuovi acquisti in grado di diminuire le emissioni e migliorare le prestazioni energetiche. Per usufruire delle detrazioni fiscali al 50%, la stufa a pellet dovrà avere un rendimento diretto che non dovrà superare il 70%, come descritto nella scheda tecnica della stufa.

Stufa a pellet: agevolazione fiscale 65%

L’acquisto e l’istallazione della stufa possono rientrare nell’Ecobonus con un’agevolazione fiscale del 65%. L’Ecobonus è relativo a interventi di riqualificazione energetica per il miglioramento, il progetto deve essere volto al miglioramento della prestazione energetica. Il miglioramento della propria abitazione deve risultare dal un certificato di un perito o da un tecnico abilitato.
L’Ecobonus, è stato confermato nella misura del 65% per ben 5 anni, dal 2017 al 2021.
Non è la sola novità del 2017, il bonus aumenta e arriva al 70% del costo sostenuto per gli interventi che hanno un’incidenza superiore al 25% della superficie dell’edificio, arrivando poi al 75% per i lavori volti al miglioramento della prestazione energetica, sia invernale che estiva.
Tutti i costi sostenuti per i lavori di efficientamento energetico sono detraibili dall’Irpef nella percentuale specificata e in 10 rate dello stesso importo.

Ecobonus 2017: chi può ottenerlo?

Possono avere accesso all’Ecobonus i contribuenti che investono nella riduzione del fabbisogno energetico fino al tetto massimo di 30.000 euro per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione, 60.000 euro per i lavori di riqualificazione dell’involucro di edifici esistenti e per l’installazione di pannelli solari e 100.000 euro per chi effettua lavori di riqualificazione energetica globale.

Detrazione 65%: novità sull’invio della documentazione per l’Ecobonus

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