Si tratta di una delle agevolazioni fiscali più richieste e soprattutto più interessanti. Parliamo del bonus elettrodomestici, che permette di sostituire i vecchi apparecchi con altri nuovi. Un bonus nato per sostenere le famiglie interessate a questo genere di cambiamento, ma sovvenzionato per evidenti questioni di risparmio energetico. Un bonus in funzione da anni ma che adesso è interessato da una novità importante. Cambiano le sigle della classe energetica a cui gli italiani erano abituati. Addio alle classi A++, A+++ e così via.
“Buonasera, vorrei capire cosa devo fare per sfruttare il bonus elettrodomestici di cui da tanto si parla. Quali elettrodomestici posso comprare, in cosa consiste il bonus e come faccio a sfruttarlo? Ho sentito che ci sono novità. Potete darmi delle indicazioni?”
Cos’è il bonus elettrodomestici
Un bonus che rientra nel contenitore del bonus mobili e si tratta di una agevolazione fiscale dal momento che il 50% di quanto speso, entro la soglia massima prevista, può essere recuperato scaricandolo sulle dichiarazioni dei redditi. Nessun rimborso in denaro, salvo che non si finisca a credito nel modello 730 o nel modello Redditi PF. La detrazione può essere scaricata in 10 annualità, cioè in 10 dichiarazioni dei redditi consecutive ed in pari importo. C’è un primo fattore determinante per questa agevolazione fiscale ed è quello della ristrutturazione edilizia. Infatti non si può godere di questa detrazione semplicemente decidendo di cambiare elettrodomestici a casa. Infatti il bonus deve essere collegato ad opere di ristrutturazione edilizia. In termini pratici, il nostro lettore potrà sfruttare il bonus a condizione che questi elettrodomestici riguardino una casa oggetto di opere di ristrutturazione.
Quali elettrodomestici si possono comprare con il bonus?
La possibilità di sfruttare l’agevolazione sarà tale fino al 31 dicembre 2024. L’importo massimo di spesa ammissibile nel 2022 è pari a 10.000 euro, mentre per le due annualità successive l’importo è pari a 5.000 euro cadauno.
- Frigoriferi;
- Lavatrici;
- Lavastoviglie;
- Asciugatrici;
- Piani cottura;
- Stufe;
- Forni a microonde;
- Forni elettrici;
- Piastre elettriche;
- Climatizzatori;
- Condizionatori;
- Ventilatori.
La classe energetica è importante, ma è cambiata molto rispetto al passato
Al fine di semplificare la conoscenza delle classi energetiche per gli utenti che comprano elettrodomestici, a prescindere dal bonus o meno, le classi energetiche sono state equiparate a quelle che utilizzano i tecnici per rilasciare gli attestati di prestazione energetica degli immobili. Quindi sono sparite le A con le crocette fino adf oggi conosciute. Niente più classe energetica A+ piuttosto che A+++. E le classi energetiche sono assolutamente fondamentali dal momento che l’opportunità nasce anche per questioni ambientali e di risparmio energetico. Priorità per la comunità mondiale e quindi anche per il nostro governo che ha varato l’incentivo. Spingere gli italiani a dotarsi di elettrodomestici virtuosi dal punto di vista del consumo, sia per le tasche dei contribuenti che per una questione ecologica.
Come funziona la nuova classificazione per il bonus elettrodomestici
Dalla D alla A, questa la vecchia classificazione, con i sottoinsiemi differenziati con i segni + prima citati. La D naturalmente era la classe energetica più bassa, la A la migliore. Tra le A, la A+++ la migliore. Adesso si va dalla G alla A e sono sparite le crocette. Adesso l’elettrodomestico con migliori performance dal punto di vista del risparmio è evidenziato semplicemente dalla lettera A. Seguono a ruota la B e la C, mentre la G è la classe energetica meno virtuosa. In base a questa nuova classificazione, per godere dell’agevolazione l’acquisto deve essere fatto in maniera consona alla novità. Se si tratta di lavatrici o lavastoviglie, ma anche di asciugatrici e lavasciuga, la classe energetica riportata sulla scheda dell’elettrodomestico deve essere la E.
Quali lavori sono da effettuare sulla casa per poter rientrare anche nel bonus mobili
Detto degli elettrodomestici che si possono comprare, vanno sottolineati i lavori da fare a casa per poter inserire nelle detrazioni anche l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Infatti anche sulle opere di ristrutturazione ci sono le detrazioni e il bonus elettrodomestici è collegato a quelli che vengono definiti in gergo opere trainanti. Tali interventi sono:
- Manutenzione straordinaria di un edificio;
- Opere di restauro;
- Opere di risanamento;
- Manutenzione ordinaria;
- Rifacimento immobile oggetto di danni da dissesto idrogeologico e calamità in genere.
Per godere di questa detrazione l’acquisto dell’elettrodomestico deve essere effettuato pagando il relativo corrispettivo con strumenti di pagamento tracciabili ed allegando la ricevuta alla fattura. Bonifico, assegno, carta di credito o debito, sono questi gli strumenti da utilizzare. Anche questa detrazione infatti rientra tra quelle per le quali serve il pagamento in moneta elettronica. Sono tutti gli oneri detraibili previsti dal TUIR, ad esclusione di acquisti in farmacia e visite o analisi che hanno il Servizio sanitario nazionale (SSN) come soggetto erogatore della prestazione.