Subentro e voltura ad Enel: differenza, costi e documentazione da presentare

Ecco le informazioni sulla differenza, i costi e la documentazione da presentare per il subentro o voltura con Enel.
6 anni fa
1 minuto di lettura

La voltura è la variazione della titolarità di una fornitura da un cliente ad un altro con lo stesso  venditore senza che l’erogazione dell’energia elettrica o del gas venga interrotta. Il subentro, invece, è la procedura necessaria per riattivare la fornitura di cui è stata richiesta l’interruzione dal precedente intestatario del contratto. Ecco dunque i costi di subentro o voltura con Enel nonché la documentazione da presentare.

Costi Enel per subentro e voltura

Nel mercato di maggior tutela i costi per effettuare il subentro e la voltura con Enel sono stabiliti dall”Autorità per l’Energia Elettrica ed il gas.

Essi corrispondono a 27,72 euro per gli oneri amministrativi, 23 euro per il contributo fisso ed infine 14,62 euro per l’imposta di bollo per un totale quindi di 65,14 euro. Inoltre, a discrezione del fornitore, si potrà anche pagare un eventuale deposito cauzionale oltre al costo per l’aumento della potenza da contratto.

Per quanto concerne il Mercato Libero, invece, il prezzo del contributo fisso viene stabilito dall’azienda fornitrice per cui bisognerà contattare il fornitore per chiedere i costi effettivi nonché quelli per una eventuale  richiesta di aumento della potenza.

Documenti per subentro e voltura Enel

Per effettuare il subentro o la voltura si dovrà in primis:

  • compilare il modulo del regolare possesso o detenzione dell’immobile nonché quello di adesione (che si potranno scaricare sul sito di Enel Servizio Elettrico o di Enel Mercato Libero),
  • procurarsi il numero di cliente che si troverà in prima pagina in alto a sinistra sotto i dati della fornitura della bolletta o sul contatore elettronico e
  • possedere il titolo abitativo dell’immobile per attestare la proprietà o il regolare possesso dell’immobile.

Per compilare i moduli, bisognerà inserire i propri dati personali ovvero i recapiti telefonici, la e-mail, il nome, il cognome, il nome ed il codice fiscale ma anche l’indirizzo con via, provincia, comune, località e numero civico al quale si dovranno inviare le bollette (qualora esso sia diverso da quello dell’abitazione).

Si dovrà poi inserire anche il tipo di uso della fornitura richiesta nel caso di contratto per uso diverso dall’abitazione.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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