Germania e Francia litigano già sul dopo Draghi e sperano nel governo tecnico italiano

La successione di Mario Draghi alla BCE sarebbe già iniziata e già volano gli stracci tra Francia e Germania. Ecco lo scenario più plausibile.
9 anni fa
3 minuti di lettura

   

Francesi faranno da mediatori?

D’altra parte, però, è vero che la Germania non ha mai avuto un suo uomo a capo dell’istituto, ma tutti sanno che Duesenberg sia stato nominato in rappresentanza di Berlino. Dunque, nemmeno i tedeschi potrebbero rivendicare così facilmente il diritto alla successione. E proprio qui s’insinuerebbe la Francia. Dinnanzi a un ipotetico stallo – il Sud Europa non vorrebbe Weidmann e la Germania non vorrebbe un banchiere del Sud Europa – Parigi potrebbe giocare la carta della mediazione, potendo contare sia sul sostegno di paesi come Italia e Spagna, sia quanto meno sul mancato veto tedesco.

Quand’anche i francesi non riuscissero a tornare in prima persona alla guida di Francoforte, potrebbero diventare “kingmakers”, i designatari del prossimo governatore, magari da trovarsi nell’area francofona d’Europa.

Mario Draghi premier anticiperebbe i piani

Paradossalmente, Draghi potrebbe giovarsi di questo clima di ricerca spasmodica di un suo successore, quando mancato ancora più di tre anni al suo addio alla carica. Nessun reale contendente, infatti, rischierà di bruciarsi nei prossimi mesi con un attacco agguerrito contro la sua persona e/o le sue politiche. Certo, il discorso cambierebbe se la fine del mandato fosse anticipata per una qualche ragione. Si vocifera che Draghi sarebbe in pole position per Palazzo Chigi, nel caso in cui il governo Renzi dovesse cadere alla fine dell’anno, a seguito di una possibile sconfitta al referendum costituzionale. Appare strano che il governatore rinunci all’unica vera carica influente e decisiva per le sorti dell’Eurozona non solo economica, per fare da passante a Roma, dove conosciamo già la durata dei governi tecnici. Al più tardi si voterebbe tra meno di due anni, per cui l’indiscrezione non sembra molto credibile. Eppure, forse, qualcuno a Francoforte ci crede e ci spera e tifa per Mario Draghi premier.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.