Sulla pensione di aprile 2025 l’Inps può riprendersi fino a 900 euro

Sulla pensione di aprile 2025 l'Inps può riprendersi fino a 900 euro e non solo. Ecco cosa sta succedendo e il motivo di questa situazione.
3 settimane fa
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Brutte notizie per molti pensionati che si vedono decurtare fino a 900 euro sul proprio trattamento pensionistico. Come cantava Fabrizio De André con il brano Il pescatore: “E la memoria è già dolore. È già il rimpianto d’un aprile giocato all’ombra di un cortile”. Parole che molti pensionati potrebbero dedicare all’assegno pensionistico percepito nel quarto mese dell’anno in corso. Questo perché sono tanti, purtroppo, coloro che hanno dovuto fare i conti con una pesante decurtazione sul cedolino.

Una situazione che ha inevitabilmente minato la situazione economica dei soggetti coinvolti e che potrebbe destare qualche perplessità. Questo soprattutto considerando come i trattamenti pensionistici finiscano spesso al centro delle polemiche per via degli importi non sempre in linea con il caro vita.

Ma cosa sta succedendo? Entriamo nei dettagli e scopriamo quando e per quale motivo l’Inps può riprendersi i soldi sulle pensioni.

Sulla pensione di aprile 2025 l’Inps può riprendersi fino a 900 euro

Ogni mese i pensionati attendono con impazienza l’accredito dell’assegno previdenziale. Proprio quest’ultimo, d’altronde, si rivela essere un’importante entrate economica, grazie a cui poter acquistare i vari beni e servizi volti a soddisfare le esigenze personali. Non sempre, però, tale trattamento è in linea con le proprie necessità. Lo sanno bene tutti coloro che nel corso del mese di aprile, e non solo, hanno dovuto fare i conti con tagli fino a ben 900 euro. Ma per quale motivo? Ebbene, per capire cosa sta succedendo è importante ricordare che è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali del 2024. Ovvero è stato determinato l’importo da versare a saldo dell’Irpef, dell’addizione regionale e di quella comunale, tenendo conto dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dallo stesso istituto di previdenza. A tal proposito, come spiegato dall’Inps con un comunicato datato 19 dicembre 2024:

“Se le trattenute sono state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, l’INPS, in qualità di sostituto di imposta, deve recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2025 anche con azzeramento dell’importo di pensione in pagamento, laddove le imposte siano pari o superiori all’importo del rateo mensile in pagamento. Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18mila euro, per il quali il ricalcolo dell’IRPEF ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre“.

Per quanto concerne le prestazioni fiscalmente imponibili, inoltre, viene ricordato che a partire da gennaio, oltre all’IRPEF mensile, sono trattenute anche le addizionali regionali e comunali inerenti il 2024. Tali trattenute vengono effettuate in undici rate nell’anno seguente a quelle di riferimento.

Come controllare cedolino

Se l’importo della pensione è più basso del solito, è opportuno controllare attentamente il cedolino. Quest’ultimo è facilmente reperibile dall’area riservata del sito dell’Inps. A tal fine basta effettuare l’accesso tramite le proprie credenziali Spid, Cie o Cns e consultare il Fascicolo Previdenziale del cittadino dove, appunto, è presente il cedolino con tutte le informazioni sul trattamento pensionistico.

Le trattenute del 2024 oggetto di conguaglio inoltre, è bene sapere, verranno appositamente certificate con la Certificazione Unica 2025. In caso di dubbi, si consiglia di rivolgersi direttamente all’Inps, oppure ad un Caf o ad un commercialista per ottenere maggiori delucidazioni.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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