Anche sulla pensione, se il titolare del trattamento INPS ha il coniuge a carico, sono previsti gli assegni familiari. La domanda per usufruire di questo trattamento è generalmente contestuale alla domanda di pensione.
Attenzione, però, ci sono misure che non prevedono la possibilità di godere dei trattamenti di famiglia. Alcune pensioni o misure di pensionamento non includono gli ANF. Tuttavia, il beneficio dei cosiddetti trattamenti di famiglia si può richiedere anche in arretrato, se il diritto a goderne era posseduto dal diretto interessato anche prima. Ecco come fare a recuperare gli arretrati o a chiedere il trattamento di famiglia in un periodo successivo a quello di prima liquidazione della pensione.
“Buonasera, mi chiamo Renato, sono andato in pensione nel gennaio 2022 con l’Ape sociale, poi da settembre 2023 ho preso, con decorrenza primo settembre, la pensione di vecchiaia ordinaria. Mi sono reso conto solo adesso che non ho mai percepito gli assegni familiari per mia moglie. Lei non lavora, è casalinga e come reddito ha solo la casa di abitazione principale dove viviamo e la pertinenza. Posso recuperare qualcosa di arretrati visto che adesso vorrei presentare la domanda di assegni familiari che il mio Patronato non capisco perché non mi ha presentato sia con la domanda di Ape sociale che con la pensione di vecchiaia?”
Sulla pensione si prendono gli assegni familiari, ecco come recuperare anche gli arretrati
In effetti, anche i pensionati che hanno il coniuge a carico possono ottenere i trattamenti di famiglia. Un diritto che, però, va richiesto all’INPS e non è erogato automaticamente. Con le nuove tecnologie e la digitalizzazione dei servizi INPS, può occuparsene direttamente anche il diretto interessato, tramite una procedura facile e intuitiva e con pochi click.
Ma partiamo dal presupposto di chi, ad esempio, ha già la pensione liquidata normalmente, ma senza questi trattamenti di famiglia. Una situazione del genere deriva da un errore di fondo, commesso dal diretto interessato o da chi per lui ha presentato la domanda di pensione. Di norma, per ottenere l’assegno familiare per il coniuge a carico, la soluzione ideale è farne richiesta contestualmente alla domanda di pensione.
Se questo non avviene perché il pensionato non comunica di avere la moglie a carico. Oppure perché il Patronato per errore non lo considera, si può comunque rimediare successivamente, recuperando – se il diritto è pregresso – fino a 5 anni di arretrati. Anche per gli assegni familiari sulle pensioni, infatti, il termine di prescrizione è di 5 anni.
Come fare tutto da soli a recuperare arretrati sui trattamenti di famiglia sulle pensioni
Non esiste una domanda specifica di assegni familiari sulle pensioni. Chi intende procedere autonomamente, utilizzando le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi), non deve accedere all’area del sito INPS dedicata ai trattamenti di famiglia.
Bisogna invece avviare la domanda di ricostituzione della pensione, selezionando la ricostituzione per trattamenti di famiglia tra le varie opzioni disponibili nel menù a tendina della procedura.
Una volta indicato il motivo per cui si richiede la ricostituzione, occorre inserire il codice fiscale del coniuge per cui si chiedono i trattamenti di famigli. Nonché la data del matrimonio.
Dopo aver confermato il coniuge, la data di matrimonio e la relativa residenza, si accede all’area fondamentale per il recupero degli assegni familiari. Anche in arretrato. Bisognerà infatti indicare la data di decorrenza della richiesta e, per ogni anno, inserire i redditi del titolare del trattamento e del coniuge. Facendo attenzione a non includere i redditi erogati dall’INPS.
Assegni familiari sulle pensioni, ma per l’Ape sociale nulla da fare
Il nostro lettore potrà così recuperare gli assegni familiari per il coniuge a carico con decorrenza dal primo settembre 2023. Ovvero dalla data in cui è iniziata la pensione di vecchiaia ordinaria.
Infatti, le pensioni percepite prima, in particolare l’Ape sociale, non danno diritto ai trattamenti di famiglia. L’Ape sociale (Anticipo Pensionistico Sociale) è una prestazione che non prevede assegni familiari. Il nostro lettore, dunque, seguendo questa procedura, potrà recuperare ciò che, per un errore suo e del Patronato, non ha potuto ricevere fin dal momento in cui ha avuto accesso alla pensione a 67 anni.